Cop26: i leader mondiali dicono stop alla deforestazione entro il 2030yy

Durante Cop26 i leader mondiali si impegnano a porre fine alla deforestazione entro il 2030 con un impegno da 19,2 miliardi di dollari. Boris Johnson a tal proposito ha dichiarato: “Questi grandi ecosistemi brulicanti, queste cattedrali della natura, sono i polmoni del nostro pianeta“.

L’intervento di Mario Draghi a Cop26

Sono tutti d’accordo i leader mondiali che bisogna agire subito ma basta poco per capire che per raggiungere un accordo che consenta di azzerare le emissioni nel 2050 non sarà così facile.

Il Premier Mario Draghi ha affermato: “L’iniziativa della Cop26 è molto molto importante. Traccia il percorso che dovremo intraprendere tutti insieme per dare risposta al problema che non possiamo risolvere da soli. Un singolo Paese non può rispondere a questi problemi e questa forse è la più importante iniziativa collettiva diretta a questo fine. Prima si ignorava completamente il problema, ora c’è crescente consapevolezza sul clima. Quello che rende molto complicato il negoziato è che i Paesi hanno condizioni di partenza diverse tra loro”.

Draghi ha aggiunto: “Nel G20 ci sono stati spostamenti delle posizioni precedentemente assunti da Russia a Cina verso maggiore vicinanza al tema clima. Sul piano degli obiettivi, delle ambizioni, non ci sono molte differenze. Sulla velocità con cui affrontare le sfide ancora ci sono divergenze. Che sia stato per la prima volta accettato da tutti che i gradi necessari siano un grado e mezzo e non due è molto importante. Questo impegna questi Paesi ad azioni coerenti di fronte all’opinione pubblica. Non so come evolverà qui il negoziato”

Draghi ha voluto sottolienare: “Ci sono comportamenti poco coerenti e questo indebolisce la posizione dei Paesi molto virtuosi. Non credo si ottenga molto sul clima indicando i Paesi colpevoli e i Paesi innocenti, perché i colpevoli sono moltissimi e gli innocenti sono pochissimi” e ha  aggiunto il Premier: “Il G20 è l’ultimo passo di un anno di lavoro in cui si sono ottenuti pienamente risultati straordinari come quello inseguito per anni e anni sulla Global minimum tax. “

Draghi ha detto anche: “Ora ragioniamo su una riduzione delle emissioni a tecnologie esistenti, ma c’è un campo immenso come sul Covid e sui vaccini in cui le tecnologie possono aiutare sulla transizione ecologica.Un grande aiuto lo vedo arrivare dalla tecnologia”. Ha aggiunto: “Mentre progettiamo i prossimi passi dobbiamo fissare obiettivi concreti. Questo richiede creatività, ambizione e solidi piani economici. Nel lungo periodo dobbiamo essere consapevoli che le energie rinnovabili possono avere dei limiti. La Commissione europea ci dice che potrebbero non essere sufficienti per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati per il 2030 e il 2050. Quindi, dobbiamo iniziare a sviluppare alternative praticabili adesso, perché sarà possibile fruirne in pieno soltanto nel giro di alcuni anni. Nel frattempo, dobbiamo investire in tecnologie innovative per la cattura del carbonio”.

Il Premier conclude: “La Cop26 deve essere l’inizio di una campagna permanente contro il cambiamento climatico. E i nostri giovani devono essere al centro di questo processo. Intendiamo trasformare l’evento “Youth 4 Climate” che abbiamo tenuto a Milano in un appuntamento fisso di tutte le Cop”. Inoltre precisa Draghi: “Le generazioni future ci giudicheranno per ciò che otteniamo o che non riusciamo a raggiungere. Dobbiamo coinvolgerli, ascoltarli e, soprattutto, imparare da loro. Dobbiamo rafforzare i nostri sforzi sui fondi per il clima”. 

Gli altri leader a Glasgow

Joe Biden ha dichiarato: “Faremo quello che è necessario o faremo soffrire le future generazioni? Questo è il decennio decisivo sul clima, e la finestra si sta chiudendo rapidamente. Glasgow dee dare il calcio di inizio al cambiamento. Nella lotta ai cambiamenti climatici nessuno può farcela da solo, agire è nell’interesse di tutti. Dobbiamo investire nell’energia pulita, ed è quello che faremo negli Usa, ridurremo le emissioni entro il 2030”.

Joe Biden si è anche scusato con i leader mondiali per la decisione di far uscire gli Usa dall’accordo di Parigi sul clima presa dal predecessore Donald Trump.

La regina Elisabetta si è rivolta ai leader della Cop26 con un videomessaggio: “Non è più il tempo delle parole, ma il tempo dell’azione per affrontare la minaccia dei cambiamenti climatici”. Ha inoltre invitato i leader a dar prova di qualità da veri statisti per dare un futuro più sicuro e stabile al pianeta.

Boris Johnson ha sottolineato la quantità di denaro disponibile: decine di trilioni e ha affermato che è il momento di usarli, dobbiamo trovare un modo intelligente di spenderli velocemente.

Il premier britannico ha invocato l’immagine di James Bond, “il figlio più famoso di Glasgow”, come fonte d’ispirazione per salvare la Terra. Johnson avverte: “questo non è un film, la minaccia è reale. L’orologio corre in modo furioso e le emissioni di carbonio continuano ad aumentare” .

Boris Johnson sottoliena: “le tecnologie, le idee, i finanziamenti ci sono, ma serve la buona volontà. Facciamo sì che questa conferenza sia l’inizio d’una marcia per disinnescare la bomba, l’inizio della fine del cambiamento climatico, se no le future generazioni non ci perdoneranno”.

Il Principe Carlo nel suo discorso ha affermati: “Il mondo deve mettersi in una disposizione di spirito bellica, da ultima spiaggia, di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici che incombono sul pianeta. Dobbiamo metterci sul piede di guerra”. Il Principe Carlo rilancia l’allarme e richiama un paragone con la pandemia da Covid che ha dimostrato quanto “devastante” possa essere una crisi globale.

Il presidente cinese Xi Jinping ha invitato tutte le parti “a intraprendere azioni più forti per affrontare insieme la sfida climatica”. Xi nella sua dichiarazione scritta ai leader mondiai ha sottolineato che : “attualmente gli effetti negativi del global warming sono sempre più evidenti e l’urgenza di un’azione globale continua a crescere”.

La Presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Dobbiamo fare di tutto, ora, per limitare il riscaldamento climatico. E possiamo farlo”.

Il Premier indiano Modi nel suo intervento ha detto: “L’India raggiungerà l’obiettivo delle emissioni zero nel 2070”.

Il Presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha affermato: “Siamo noi, la specie umana, ad aver dichiarato una guerra contro la natura; siamo noi, la specie umana, ad aver innescato il cambiamento climatico che minaccia gravemente la nostra sicurezza e la sicurezza delle generazioni future. Ed è nostro il dovere di fermare questa minaccia, invertire la curva del riscaldamento climatico e restituire speranza alle generazioni future”.

Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha dichiarato: “Il fallimento è una condanna a morte. E’ un’illusione pensare che la lotta al cambiamento climatico sia stata vinta. Basta brutalizzare la biodiversità. Basta ucciderci con il carbonio. Basta trattare la natura come fosse un bagno. Basta bruciare, perforare e scavare più a fondo. Stiamo scavando le nostre stesse tombe”.

A Glasgow parlerenno anche Angela Merkel, Emmanuel Macron, il premier giapponese Fumio Kishida, Narendra Modi, Justin Trudeau, il cardinale Piero Parolin per la Santa Sede. Saranno assenti però alcuni capi di stato dei principali paesi emettitori di gas serra: il cinese Xi Jinping, il russo Vladimir Putin, il brasiliano Jair Bolsonaro, oltre al turco Recep Tayyp Erdogan.

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