Nella cabina di regia della prossima settimana si discuterà dei parametri che definiscono i colori delle regioni, del coprifuoco e delle riaperture, dove ancora non c’è accordo tra minoranza e maggioranza. Il centrodestra spinge per la ripartenza di tutti i settori ancora fermi e cancellare il coprifuoco alle 22 mentre LeU-Pd ribadiscono la necessità di mantenere una linea di prudenza e gradualità nelle scelte in modo che le riaperture siano irreversibili, come lo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi ha più volte ribadito.
Ad introdurre il tema delle riaperture e del coprifuoco sono stati innanzitutto la Ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, il collega della Lega Giancarlo Giorgetti e la titolare di Italia Viva Elena Bonetti.
Confermata la decisione del Premier di convocare la cabina di regia lunedì e non venerdì. Una scelta che si lega anche alla necessità di avere i dati epidemiologici per poter fare le giuste valutazioni. Quelli che ci saranno venerdì, infatti, non forniranno ancora i dati degli effetti delle riaperture decise il 26 aprile ma solo dei primi giorni.
Per il Governo c’è poi un’altra decisione da prendere ed è quella della modifica dei parametri che definiscono i colori delle Regioni. La proposta del Governo alle Regioni è quella di basare il nuovo modello di valutazione del rischio contagio sull’incidenza dei casi Covid, mantenendo l’impostazione a 4 colori, con altrettanti livelli di rischio legati a incidenza e mantenimento dei tassi di occupazione dei posti letto. La zona rossa scatterebbe con oltre 250 casi Covid su 100mila abitanti, arancione tra i 150 e i 250 casi, gialla tra i 50 e 150 casi, bianca fino a 50 a casi. Ma il passaggio in zona rossa avverrebbe anche se il livello di occupazione di area medica ospedaliera e area intensiva arrivasse rispettivamente al 40% e al 30%.
Locatelli sul coprifuoco
Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, a proposito del coprifuoco ha detto: “Premesso che la scelta evidentemente spetta alla politica e premesso che anche i numeri che avremo nella giornata di venerdì certamente serviranno per prendere decisioni compiute, credo che ci sia il margine per uno slittamento dell’orario di restrizione dei movimenti più in là. Poi se saranno le 23 o le 24 è scelta che spetta al Governo”.
Sull’uso delle mascherine Locatelli ha precisato: “Meglio continuare a metterle per ora, poi quando arriverà il momento ci emanciperemo anche dalle mascherine. Mentre potremo tornare a abbracciarci quando avremo percentuali più alte di vaccinati, fino a oggi il 28% della popolazione italiana ha ricevuto almeno una dose, e quando avremo una circolazione più ridotta del virus”.