La Corte suprema indiana chiude il caso dei Marò

Dopo nove anni dall’incidente durante il quale persero la vita due pescatori indiani, la Corte suprema indiana chiude il caso dei Marò definendo la cifra di 1,1 milione di euro “ragionevole e adeguata”.

Chiusi quindi tutti i provvedimenti contro Salvatore Latorre e Massimiliano Girone, accusati di essere i responsabili della morte dei due pescatori nel 2021 al largo delle coste del Kerala.

Il Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, scrive su Twitter: “Si chiude il caso con l’India. Un successo della diplomazia italiana”. Anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sempre con un tweet fa sapere: “Chiusi tutti i procedimenti giudiziari in India nei confronti dei nostri due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Grazie a chi ha lavorato con costanza al caso, grazie al nostro infaticabile corpo diplomatico. Si mette definitivamente un punto a questa lunga vicenda”.

 

In un’intervista la moglie di  Massimiliano Latorre, Paola Moschetti, riferisce: “Da nove anni sono costretta a parlare a nome di mio marito. A lui è stato fatto esplicito divieto di parlare pena pesanti sanzioni. Non può nemmeno partecipare a qualsiasi manifestazione pubblica. È vincolato al segreto. È ora di chiedersi perché le autorità militari vogliono mantenere il segreto su ciò che sa e vuole dire. Quello che so è che per la politica italiana siamo stati carne da macello. Presto Massimiliano si presenterà alla procura di Roma”.

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