Il futuro vedrà forme flessibili di lavoro in ufficio e da remoto.L”epidemia di Covid -19 con conseguente lockdown e la necessità di restare a casa ha portato nelle nostre abitudini il lavoro a distanza ,da remoto. Ora che l’emergenza si è conclusa ,si tracciano bilanci che risultano positivi per l’attività lavorativa e per le persone nello svolgimento del “lavoro da casa”.
Ma resteremo sempre a casa? E i rapporti sociali con i colleghi, magari davanti al distributore del caffè? Niente paura, arriva quello che molti già chiamano hybrid work una formula che include virtuosamente sia la distanza che la presenza,una valida alternativa tra il rientro definitivo in ufficio e il lavoro da casa.
L’Hybrid working è già una realtà.
Sky e le organizzazioni sindacali hanno siglato un accordo per estendere l‘hybrid working in modo permanente e a tutti i dipendenti dell’azienda. Un’intesa che va oltre lo smart working e che tiene conto delle mutazioni che stanno avendo sia il mondo del lavoro che le esigenze familiari/individuali legate alla vita privata. L’accordo interpreta in modo particolarmente avanzato la normativa sullo smart working e introduce un modello innovativo che interessa tutta la popolazione aziendale. Rende infatti possibile il lavoro da remoto per più del 50% delle giornate lavorative mensili ed è caratterizzato da una grande flessibilità e da una particolare attenzione per alcune categorie di lavoratori.
Due sfere che le imprese più avanzate ed efficienti hanno capito dover far convivere, anche in base all’assunto che “il benessere dei dipendenti comporta migliori prestazioni e performance economiche anche per l’azienda”.
Si potrà scegliere liberamente le giornate in cui lavorare da remoto, per due o tre giorni alla settimana, fino a un massimo di 12 giorni mensili. Che però potranno diventare 15 a supporto della genitorialità e di tutti quei lavoratori con particolari esigenze personali o familiari o in situazioni di difficoltà.
(Foto di Pixabay)
