Dati Lombardia: il Governo per l’errore rischia una class action

La Regione Lombardia si è trovata ad essere zona rossa per errore. Ora i responsabili devono pagare. Le associazioni di commercianti si sono uniti per chiedere i danni subiti a causa dello sbaglio sulle zone. La proposta è quella di una class action contro i responsabili.

La richiesta è specificata dall’avv. Francesco Borasi che insieme al collega Angelo Leone, sono riusciti a raccogliere le adesioni di tre associazioni e 20 commercianti. Ad inasprire i rapporti, ieri è avvenuto uno scontro tra la Regione Lombardia e il Governo. L’accusa è reciproca: Roma sostiene che i dati Rt siano stati forniti sbagliati da Milano, mentre il capoluogo lombardo accusa la capitale di aver caricato male i dati. 


A tal proposito il governatore si è indignato per le accuse mentre Letizia Moratti, ha dichiarato: “Il ministro Speranza voleva che ci assumessimo la colpa“. Dopo un infinito periodo in zona rossa quando non vi era la necessità, la Lombardia è tornata zona arancione. Decisione che però non ha fatto indietreggiare l’amministrazione regionale che procede con il ricorso presentato al Tribunale del Lazio.

A sostegno della Regione c’è il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori che ha detto: “Se davvero in Lombardia sin dal 12 ottobre si sono erroneamente conteggiati i guariti tra i positivi, alzando così l’Rt e provocando restrizioni maggiori di quelle necessarie credo che le categorie rimaste coinvolte possano avviare la class action per un risarcimento danni“.

Intanto anche la Sardegna si trova in zona arancione, ma dopo essere stata in zona gialla. Il governatore Solinas ha dichiarato che questa scelta è a suo dire “Paradossale”. 

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