Ddl Zan: passa la “tagliola”. Il voto segreto di 154 senatori che lo affossa

È stato affossato il Ddl Zan. Il Senato, a scrutinio segreto, ha votato a favore della tagliola proposta da Lega e Fratelli d’Italia per il Ddl Zan, ovvero salta l’esame degli articoli e degli emendamenti e si va direttamente verso il voto finale al testo. A favore, 154 senatori, 131 i contrari e due astenuti.

Poco prima della votazione, il deputato DEM Alessandro Zan, intervenendo a L’aria che tira su La7, aveva detto: “Se passa la tagliola, la legge è morta“. Si blocca dunque l’iter in Senato della proposta di legge, che era stata già approvata dalla Camera. Un esito paventato nelle scorse ore, dopo la chiusura al dialogo nei confronti del centrodestra.

La Presidente del Senato Elisabetta Casellati in mattinata aveva dichiarato ammissibili le richieste di voto segreto, richieste presentate da Lega e Fdi sul ddl Zan per il contrasto all’omotransfobia. La Casellati aveva accettato la richiesta del non passaggio all’esame degli articoli del Ddl Zan, la cosiddetta tagliola, in base al Regolamento e in base ai precedenti. “Ci sono due proposte di non passaggio agli articoli a firma Calderoli e La Russa: il Presidente ritiene ammissibili queste due richieste di votazione segrete in base al regolamento e ai precedenti“,  spiega la Presidente. 

Proprio oggi, a esporsi in difesa della legge, c’è stato il Ministro degli Esteri M5sLuigi Di Maio: “Il Ddl Zan è sacrosanto e dovrebbe diventare legge in pochi minuti. Io penso che serva grande responsabilità. Questo è un disegno di legge sacrosanto dovrebbe diventare legge in pochi minuti invece sono ormai mesi e mesi che se ne discute. E’ un paese in cui ci sono ancora forti discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali. Questo non è accettabile e dobbiamo ovviamente irrigidire i meccanismi normativi per evitare che queste discriminazioni, in alcuni casi aggressioni, lo abbiamo visto durante questo anno, casi ignobili, si fermino” ha detto a Radio Anch’io su Rai Radio1 Luigi Di Maio.

È di pochi minuti fa lo sfogo sul suo canale Twitter di Alessandro Zan che scrive: “Chi per mesi, dopo l’approvazione alla Camera, ha seguito le sirene sovraniste che volevano affossare il #ddlZan è il responsabile del voto di oggi al Senato. È stato tradito un patto politico che voleva far fare al Paese un passo di civiltà. Le responsabilità sono chiare.

Ora sembra davvero difficile che al voto finale deciso oggi il Ddl Zan possa passare. E con questa decisione il Senato della Repubblica ha fatto fare al nostro Paese un salto indietro di almeno 20 anni.

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