Diego Bianchi, dal palco di “Propaganda Live”, fa una necessaria premessa e interviene sul caso che ha portato all’assenza volontaria di Rula Jebreal. La giornalista, infatti, ha negato la sua partecipazione alla trasmissione di la7 di ieri sera perché l’elenco degli ospiti non rispettava il bilanciamento uomini-donne per lei necessario. La Jebreal ha rifiutato, in coerenza con le sue scelte in merito alle sue apparizioni in tv, dopo aver visto l’elenco dei partecipanti alla puntata, in cui figuravano guest ma anche parti del cast fisso. Alla fine, era l’unica donna nel collage con 7 uomini.
Bianchi si ‘giustifica’: scegliamo gli ospiti per la competenza, non per il sesso
“Abbiamo capito che Rula Jebrael non conosce la nostra trasmissione“, ha detto Bianchi. E dopo poco ha mostrato il Diversity Award, vinto da Propaganda quest’anno proprio per l’impegno nel dimostrare le diversità, tutte. “È il racconto che cerchiamo di fare da 8 anni”, ha spiegato.
Poi è entrato sulla questione. “Il limite della rappresentanza femminile lo conosciamo e lo percepiamo. Stiamo cercando di lavorarci. L’episodio per noi è spiacevole perché non avevamo chiamato Jula Rebreal perchè è una donna, ma perché a nostro pensare ci sembrava la persona migliore per aiutarci e portare un punto di vista sulla vicenda Israelo-palestinese. Mi dispiace che non avremo una donna fra gli ospiti e non ci sarà nessuno a parlare di Palestina con quel pensiero che volevamo condividere”.