Discorso del Ministro della Difesa in occasione della Giornata della Marina

Saluto i Sottosegretari di Stato alla Difesa, i Presidenti delle Commissioni Difesa del Senato e della Camera, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vecciarelli e il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Cavo Dragone che ringrazio sin d’ora per ospitarci oggi nella prestigiosa sede di Palazzo Marina.
Allo stesso modo voglio salutare e ringraziare il personale schierato e, idealmente, tutte le donne e gli uomini della Marina, militari e civili, in servizio in Italia e all’estero, a bordo delle unità, nei comandi e nelle basi a terra.
A tutti Voi, in questa giornata densa di significato, rivolgo i miei più sinceri auguri, ai quali si uniscono quelli del Governo e degli italiani, profondamente grati per l’eccezionale spirito di servizio, professionalità e umanità che continuate a dimostrare ogni giorno, attraverso il vostro impegno quotidiano, ancor di più in questo momento così difficile per il Paese.
Rivolgo un saluto ed un ringraziamento alle autorità civili, militari e religiose e agli ospiti presenti, per la rinnovata testimonianza di vicinanza, stima e affetto verso le donne e gli uomini della Marina.
Con gli stessi sentimenti saluto e ringrazio tutti coloro che, a causa delle necessarie limitazioni per il contenimento della diffusione del virus, non sono potuti essere qui con noi e ci seguono a distanza.
 
Oggi celebriamo la Giornata della Marina e lo facciamo ricordando l’audace ed eroica impresa di Premuda del 10 giugno 1918, nella quale il Comandante Luigi Rizzo, con gli equipaggi dei MAS 15 e 21, riuscì ad affondare la corazzata “Santo Stefano”, stroncare sul nascere le attivitá della flotta austriaca e contribuire, in modo decisivo, alla vittoria delle nostre forze nella Grande Guerra.
Nel ricordo di quell’impresa perfetta rendiamo merito a tutti i Marinai che, in pace e in guerra, hanno servito con onore l’Italia e in particolare a quanti hanno perso la vita nell’adempimento del servizio, in ogni luogo e in ogni tempo. A tutti loro e alle loro famiglie, rivolgo il mio pensiero commosso e riconoscente al quale si unisce la sincera gratitudine di tutto il Paese.
Un ricordo, quello dei nostri Caduti, che quest’anno vogliamo confermare e rinnovare nelle celebrazioni del Centenario del Milite Ignoto, attraverso una serie di attività che saranno svolte dal prossimo autunno fino ad arrivare al 4 novembre, giorno della ricorrenza.
Alla leggendaria impresa di Premuda e alla ricorrenza dei 100 anni del Milite Ignoto, si aggiunge quest’anno un altro traguardo che lega in maniera indissolubile la Marina Militare al nostro Paese: i 160 anni dalla sua nascita come strumento navale dell’Italia unita, prerogativa unica della Marina e dell’intera Nazione.
Ricorrenze lontane nel tempo eppure vicine, legate da un unico filo rosso, con cui la Marina vuole sottolineare, con orgoglio, quella ideale continuità di tradizioni, di competenze e di valori che la identifica fin dalla sua nascita e che ben sintetizza la sua essenza.
Quella di essere cioè una Forza Armata consapevole della propria storia, testimone di un presente ricco di assolute professionalità umane e tecnologiche, e avviata verso un futuro ambizioso che, nell’ambito del cosiddetto “Secolo Blu”, la vede consolidare il suo ruolo di primo piano per la difesa, la politica estera, lo sviluppo marittimo ed economico del Paese.
L’Italia – lo sappiamo bene – vive una straordinaria condizione: quella di trovarsi in mezzo al mare. In questa affermazione sta una delle caratteristiche principali del nostro Paese che lo richiama a responsabilità e a consapevolezza e ambizione. Siamo nel cuore di un bacino d’acqua che costituisce il collante tra il Nord e il Sud del Mondo, tra l’Oriente e l’Occidente, certamente non solo geografico, ma anche culturale, sociale, religioso ed economico.
Questa condizione ci affida un ruolo che è anche una grande opportunità e che la nostra Marina interpreta con competenza e professionalità attraverso le tante, tantissime attività che svolge, in Italia e nel mondo.
Dalla vigilanza marittima nelle principali aree di interesse nazionale, alla protezione e salvaguardia degli interessi marittimi del Paese attraverso la presenza di dispositivi aeronavali nel Mediterraneo Allargato; dalla cosiddetta “Naval Diplomacy” svolta attraverso il fondamentale ruolo di promozione nel settore della cooperazione multinazionale e del dialogo tra Paesi, alle numerose campagne addestrative nel mondo; dagli impegni multinazionali, alle missioni internazionali di pace, sempre più complesse a seguito delle esigenze operative della nuova strategia della NATO e della crescente valenza della Difesa Europea.
Nell’ambito degli impegni che vedono il nostro Paese spingersi ben oltre i tradizionali teatri esteri d’impiego, la nostra Marina Militare garantisce la sicurezza marittima anche in mari lontani dalle nostre coste, contrastando fenomeni terroristici e pirateria internazionale, a garanzia di sicurezza e stabilità.
Voglio qui ricordare, in particolare, la missione europea IRINI nel mediterraneo centrale, la missione ATALANTA nel Golfo di Aden e la più recente missione GABINIA nel Golfo di Guinea, un’area particolarmente rilevante per il nostro Paese, in considerazione della sua stretta connessione con il Mediterraneo e degli ingenti interessi nazionali che vi insistono.
Non sono operazioni e missioni disarticolate, fanno parte di una visione del Paese, una visione tesa a tutelare  i propri interessi internazionali, per adempiere agli obblighi internazionali e assicurare la proiezione della nostra Difesa.
Come ho avuto modo di vedere anche nelle visite ai contingenti, le donne e gli uomini della Marina si confermano un caposaldo di professionalità, di dedizione e di riconosciuta umanità, e le numerose attestazioni di stima che mi giungono dalle più alte cariche istituzionali delle Organizzazioni internazionali e dei Paesi amici ne sono la più limpida conferma.
Ma non è tutto.
Anche nell’inedita gestione dell’emergenza sanitaria, prima ricordata, il contributo della Marina, in stretta sinergia con le altre componenti della Difesa, che ringrazio, è stato determinante.
Sin dai primi giorni della pandemia, infatti, le donne e gli uomini della Marina hanno fornito il loro prezioso contributo in tutte le operazioni della Difesa, dapprima nel tracciamento del virus e successivamente nella campagna di vaccinazione, riuscendo altresì a garantire supporto medico infermieristico nelle RSA e negli enti ospedalieri.
A questo proposito voglio ricordare, tra le tante iniziative, l’ultima in ordine di tempo che ha permesso l’inaugurazione del nuovo centro vaccinale all’interno dell’Arsenale, grazie alle sinergie messa in campo dalla Marina, dall’ Asl e dal Comune di Taranto, con il supporto di Regione Puglia e della Protezione Civile. Un ulteriore prova della concretezza delle nostre Forze Armate e dello storico legame che unisce la Marina alla città in cui è ospitata.
Sulla scia di questo impegno sono particolarmente orgoglioso che, in occasione di questa solenne cerimonia, sia consegnata la Bandiera di Guerra al Comando Sommergibili della Marina Militare, la Medaglia d’Oro al Valor di Marina alla Bandiera di Guerra del Comando delle Forze Aeree, e alcune onorificenze al personale della Marina Militare di oggi che, in felice continuità con le Medaglie conferite agli equipaggi del Comandante Rizzo, evidenziano le immutate qualità e virtù, umane e professionali, del personale della Marina.
Leggendo le motivazioni delle medaglie concesse ai nostri Marinai, ci troviamo di fronte ad una pluralità di comportamenti esemplari che tratteggiano la dimensione di quale forza interiore e di quali principi morali e militari animino le donne e gli uomini delle nostre Forze Armate.
Occasioni come quella odierna, oltre a rappresentare un momento importante per celebrare il passato e un’opportunità per tracciare un consuntivo del presente, devono costituire anche lo stimolo per guardare alle progettualità future e alle necessità che il quadro geopolitico di riferimento ci chiede.
Oggi più che mai, a fronte delle costanti minacce, della complessità e dell’ampiezza degli spazi marittimi, l’Italia ha interesse che il mare sia un luogo sicuro, che sia garantita la percorribilità delle linee di comunicazione, che non sia interrotto l’approvvigionamento delle materie prime ed energetiche e che sia mantenuta la capacità di esportare i prodotti italiani nel mondo.
 
 Per questo il nostro continuerà ad essere un Paese molto attivo sul piano dell’azione politico-diplomatica e del supporto anche militare – inteso nel suo più completo spettro capacitivo – svolgendo appieno un ruolo che mira a favorire un confronto costruttivo a 360 gradi, come strumento per dare sempre maggiore impulso al dialogo e alla cooperazione tra Stati.
Questo sarà possibile anche grazie all’impegno della nostra Marina, il cui complesso delle forze, multidimensionale e multidisciplinare è in grado di garantire un significativo contributo sia in ambito nazionale nella vigilanza marittima sia in quello internazionale, nel contrasto al traffico di esseri umani, come ho già detto, nella lotta al terrorismo, alle attività illegali e al crescente fenomeno della pirateria.
Donne e uomini della Marina,
ovunque siate, sulle Navi o negli Arsenali, nelle Basi come nelle Capitanerie di Porto, in Patria come in acque lontane, giunga a tutti Voi la mia riconoscenza e quella del Governo, alle quali si unisce quella più importante degli italiani, profondamente grati per il lavoro che svolgete, per l’impegno e la dedizione che mettete ogni giorno nel Vostro servizio al Paese.
Sappiate ricordare il passato per costruire il futuro, celebrando questa Vostra e nostra ricorrenza con la consapevolezza e l’orgoglio del lavoro fin qui compiuto e la serenità di chi sa superare le sfide del futuro basandosi con la stessa forza d’animo e la stessa tenacia di coloro che ci hanno preceduti.
 
Siate consapevoli di far parte di una Istituzione prestigiosa, in grado di assicurare le esigenze fondamentali di difesa e di sicurezza della Nazione, così come le essenziali necessità di presenza, di sorveglianza, di protezione e proiezione sul mare e dal mare non solo per assolvere gli obblighi internazionali, ma anche per salvaguardare gli interessi del nostro Paese.
A tutti Voi, il più caloroso saluto e l’augurio più affettuoso di navigare con il vento in poppa e in mari sempre calmi.

 
Viva la Marina Militare!
Viva le Forze Armate!
Viva l’Italia!”

 

Autore:

Redazione

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