Il Premier Mario Draghi ha riunito alle ore 19 i Ministri competenti, Silvio Brusaferro (Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità) e Franco Locatelli (Presidente del Css). Il Governo sta cercando di accelerare sulle misure da adottare per un decreto che potrebbero entrare in vigore prima del 5 marzo.
Proroga di un mese per il divieto di spostamento tra le Regioni e divieto di visite a parenti e amici in zona rossa. Ma la tematica più difficile da affrontare rimane comunque quella delle nuove misure per l’economia e le riaperture dei locali. Alla riunione hanno preso parte: Giorgetti (Economia), Franceschini (Cultura), Speranza (Salute), Gelmini (Affari Regionali) Bonetti (Famiglia) e Patuanelli (Politiche Agricole). Confermata la presenza anche di Daniele Franco (Economia).
Domani il Ministro Speranza, alle ore 13:30, riferirà il provvedimento. Dal vertice, si parla di superamento del Dpcm per favorire un coinvolgimento anche del Parlamento. Questo significa che si passerebbe a decreti legge che richiedono poi la conversione in legge parlamentare entro 60 giorni.
La parola che sicuramente emerge in queste ore è prudenza. Gli esperti hanno ritenuto necessario informare il Governo che un allentamento delle misure, come l’apertura di palestre o cinema, potrebbe causare un picco dei contagi. Per il momento, non si è parlato dei parametri delle fasce a rischio. Ma il tema verrà affrontato comunque nei prossimi incontri.
Altra difficoltà che incontra Mario Draghi è il dialogo con le Regioni. Alcune richiedono misure a livello nazionale, mentre altre spingono per la riapertura delle zone “sotto controllo”. Bonaccini, sulla linea di Matteo Salvini, ha ritenuto una proposta “ragionevole” quella di aprire i ristoranti di sera nelle zone meno a rischio.
Prima di entrare a Palazzo Chigi, Agostino Miozzo ha dichiarato: “Ascolteremo il Presidente. Noi diremo che serve la linea della prudenza. Questo sì”.
Quella in corso, si tratta di una riunione operativa sulla situazione della pandemia ma intanto il Presidente Mattarella ha firmato il decreto sugli spostamenti.