Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è appena intervenuto a Villa Zagara a Sorrento a “Verso Sud. La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo”. Si tratta del forum organizzato dal Ministero per il Sud e the European house – Ambrosetti. Il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna lo ha accolto il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Con loro anche il Presidente della Camera Roberto Fico, il Sindaco della città metropolitana di Napoli Gaetano Manfredi e il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Interviene anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il Premier parla dell’integrazione dell’area mediterranea. Una realtà sottopotenziata. “Circa il 90% del commercio nel Mediterraneo – ha spiega – avviene tra Paesi dell’Unione Europea. Appena il 9% sono scambi tra l’Europa e la sponda Sud del Mediterraneo. Solo l’1% sono scambi tra Paesi della sponda Sud”.
Quali soluzioni? “Per invertire la rotta – incalza Draghi -, investiamo innanzitutto nelle infrastrutture“. E spiega: “Oltre metà dei fondi del PNRR e del Fondo Complementare in progetti infrastrutturali sono destinati al Mezzogiorno”. Si tratta infatti di uno stanziamento parti a 1,5 miliardi per i porti al Sud. Risorse che andranno a migliorare efficienza, sostenibilità e modernità dei siti in questione. Altro punto: “Potenziamo l’alta velocità – rilancia il Premier – e miglioriamo il collegamento del sistema portuale al resto della rete, per facilitare il trasporto di merci”. E poi raccomanda: “Dobbiamo procedere rapidamente con l’agenda di riforme concordata con l’Unione Europea, per non perdere accesso ai finanziamenti e superare le fragilità strutturali che hanno rallentato la crescita dell’Italia e del Sud“.
Draghi: sfide comuni. “Un diverso corso della storia è possibile”
Uno sguardo, quello di Mario Draghi, oltre le politiche di coesione a definire “piuttosto” – dice il Premier – delle “sfide comuni“. “L’autonomia energetica, la tutela dell’ambiente, il miglior inserimento dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro – elenca -. Va incontro all’esigenza di una maggiore integrazione europea, di una più forte proiezione dell’Europa nel Mediterraneo. E dobbiamo costruirlo insieme: Governo e Regioni, pubblico e privato, Nord e Sud. Un diverso corso della storia è possibile. Tocca a noi fare in modo che non resti un miraggio, ma si faccia realtà”.
Ma guardando in particolare al Meridione. “L’evoluzione delle politiche pubbliche per il Meridione – aggiunge – è spesso rappresentata come una successione di inevitabili sprechi, fallimenti. La storia economica del Sud nel Secondo Dopoguerra è però più complessa di come raccontano questi pigri pregiudizi”. “Il Sud ha ora un ruolo strategico. Ha un ruolo centrale” ribadisce.
Immancabile nell’intervento, poi, il cenno all’Ucraina. “Ha fatto emergere la pericolosità della nostra dipendenza dal gas russo”, commenta Draghi. “L’Italia si è mossa con la massima celerità per diversificare le forniture di gas, e intende continuare a farlo. Allo stesso tempo, acceleriamo lo sviluppo dell’energia rinnovabile, per migliorare la sostenibilità del nostro modello produttivo. I Paesi della sponda Sud del Mediterraneo sono un partner naturale su entrambi questi fronti”, conclude.
Il Forum di Sorrento prosegue anche domani, sabato 14 maggio. Nel corso del Forum viene presentato un “Libro Bianco” sul rilancio del Mezzogiorno.