L’Iran ha lanciato un attacco contro Israele usando centinaia di droni divisi in 3 ondate. Le prime news sono state diffuse, nella tarda serata di ieri, sul social X dal giornalista di Axios, Barak Ravid, che ha citato quattro funzionari americani e israeliani.
Poco dopo, il Portatore dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha confermato in conferenza stampa che l’attacco della Repubblica islamica è partito.
Alcuni Funzionari del Governo hanno detto al New York Times che i droni e i missili iraniani hanno come obiettivi le Alture del Golan e le basi aeree nel Negev, nel sud di Israele.
“Ci vorrà del tempo prima che i droni lanciati dall’Iran entrino nel nostro spazio aereo” – ha detto Hagari.
hoTra le misure adottate da Israele anche la chiusura dello spazio aereo da mezzanotte alle 7 del mattino di domenica 14 aprile (le 6 in Italia).
Contemporaneamente, la TV di Stato iraniana ha confermato che – le forze dei Guardiani della Rivoluzione hanno lanciato un attacco con droni contro Israele.
I Guardiani della Rivoluzione hanno quindi annunciato il lancio di decine di droni e missili verso i territori occupati e le posizioni del regime sionista – come ha riferito l’Agenzia di stampa ufficiale iraniana IRNA, secondo la quale si tratta della risposta ai numerosi crimini commessi dal regime sionista, tra cui l’attacco alla sezione consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco e il martirio di un gruppo di comandanti e consiglieri militari del nostro Paese in Siria.
Secondo i pasdaran, l’attacco è rivolto contro obiettivi specifici all’interno dei territori occupati”.
L’account X della Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, nella serata di sabato ha ripubblicato un video del suo discorso pronunciato in occasione dell’Eid al-Fitr, la festa di fine Ramadan, in cui annunciava che – il regime malvagio sarebbe stato punito per l’attacco al consolato iraniano a Damasco.
Dopo le 23 italiane di ieri 13 aprile, Israele ha iniziato a intercettare droni iraniani sulla Siria e sulla Giordania, grazie ad un ombrello di difesa aerea creato con gli Stati Uniti in cooperazione con alleati regionali.
Teheran ha però anche fatto sapere che con questa azione notturna la questione può considerarsi conclusa se Israele non contrattaccherà – segno che probabilmente l’Iran cerca di evitare a ogni costo un’escalation ulteriore per affrontare la quale, con la partecipazione al conflitto, non avrebbe al momento le risorse militari necessarie.