Finalmente è arrivata la tanto attesa conferma; dal primo luglio sarà in vigore nei paesi aderenti all’UE il certificato vaccinale. O come lo chiamano tutti il green pass. Il certificato sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali; ovvero l’ente che vaccina; l’ospedale dove si è stati curati; il laboratorio che ha effettuato il tampone. Sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice QR. Il documento attesterà che una persona è stata vaccinata contro il Coronavirus o ha effettuato un test recente con esito negativo o che è guarita dall’infezione.
Il Digital Covid Certificate avrà identiche regole in tutti i 27 paesi aderenti all’UE permettendo a chi lo otterrà di viaggiare tra loro liberamente, senza quarantene o restrizioni. A spiegare come funzionerà il green pass è stato ieri il commissario Ue alla Giustizia Didier Reynders: “sarà gratuito, verrà emesso da tutti gli Stati membri e dovrà essere accettato in tutta Europa, contribuirà all’eliminazione graduale delle restrizioni. Gli Stati membri non potranno imporre restrizioni aggiuntive alla circolazione a chi detiene un certificato Covid a meno che queste restrizioni non siano necessarie e proporzionate alla necessità di tutela della salute pubblica“.
I Green pass emessi dal singolo Paese verranno inseriti nel Gateway, la piattaforma comunitaria che raccoglie i dati di tutti i certificati. Intanto, perché ogni Paese possa produrre test sicuri e a basso costo, la Commissione ha stanziato 100 milioni di euro. Il green pass durerà 9 mesi a partire dal quattordicesimo giorno dalla seconda dose del vaccino o unica per quanto riguarda J&J. Anche i guariti dal Covid hanno diritto al certificato, ma per loro la durata è inferiore: sei mesi. Chi invece si è sottoposto a tampone ed è risultato negativo, avrà libertà di circolazione per 48 ore.
Chi aderisce subito al green pass
Nove Stati ovvero Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Polonia, Lituania, Grecia, Croazia e Spagna, hanno già strutturato il green pass collegandosi alla piattaforma comunitaria. Il pass sarà valido anche in Svizzera, Islanda, Norvegia, Liechtenstein. L’Italia, al momento,non è ancora collegata alla rete europea; pur avendo sviluppato le certificazioni verdi per gli spostamenti nazionali da e verso regioni in fascia arancione e rossa. Tuttavia, da Roma il Governo ha specificato che mancano «alcuni piccoli ultimi passaggi finali» e, nei prossimi giorni, anche il database italiano comunicherà con quelli degli altri Paesi dell’Unione.