Effetti collaterali gravi anche con Pfizer e Moderna

Dalla banca dati dell’Ema emerge che si sono registrati effetti collaterali gravi e sospetti anche per i vaccini di  Pfizer e Moderna.

Per il vaccino Pfizer risultano 102.100 segnalazioni. Quasi il doppio di quelle riscontrate con la somministrazione di Astrazeneca. Per Moderna, invece, si registrano 5.995 segnalazioni di reazioni avverse.

Se si prendono in considerazione le patologie che hanno portato alla sospensione del farmaco anglo-svedese e cioè problemi cardiaci, vascolari, il dato scende rispettivamente a 17.056, 3.798 e 1.099.

Dai dati emergono 365 segnalazioni di persone decedute dopo la somministrazione del vaccino Pfizer. Per problemi cardiaci 276 decessi, vascolari 74 e del sangue/sistema linfatico 15. Si tratta dello 0,00086% sul totale delle 42.407.948 dosi di Pfizer distribuite nell’Ue.

Per AstraZeneca, la banca dati segnala 85 decessi per le stesse patologie. Rispetto a un totale di 14.874.397 dosi distribuite e cioè lo 0,00057%. Nel dettaglio, Astrazeneca ha visto segnalati, per possibili complicazioni, 63 morti per disturbi cardiaci, 11 per problemi vascolari e altrettanti per patologie ematiche.

Nel caso di Moderna il totale dei morti per le tre patologie messe in possibile relazione con la somministrazione del vaccino è di 137 su un totale di 3.600.862 di dosi distribuite. Nello specifico 96 decessi per problemi cardiaci, 32 per effetti collaterali vascolari e 9 per problemi del sangue. La percentuale in quest’ultimo caso è dello 0,0038% sul totale delle dosi messe a disposizione.

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato nei giorni scorsi: “I vaccini restano l’arma fondamentale per uscire da questi mesi così difficili. Crediamo fortemente nella nostra campagna di vaccinazione e continueremo, con tutte le energie”. Poi il Ministro è tornato a ribadire la fiducia del Governo Draghi nei sieri Pfizer-BioNTech, Moderna e Astrazeneca nonostante il deficit di credibilità nei confronti dell’opinione pubblica generato in questi giorni dalle giravolte dell’Aifa sul preparato dell’azienda e dell’università di Oxford.

I numeri confermano che i benefici dei vaccini contro il coronavirus superano di gran lunga i rischi e gli eventi che riguardano i decessi sono rarissimi.

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