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Elezioni Liguria, 125 Comuni al voto dopo il terremoto inchiesta

Sono 125 su 234 i Comuni che andranno al voto l’8 e 9 giugno in Liguria in concomitanza con le elezioni europee. C’è attesa per vedere gli effetti sulle scelte degli elettori il terremoto giudiziario che ha sconvolto la Regione con il Presidente Giovanni Toti agli arresti domiciliari dal 7 maggio scorso per corruzione.

Elezioni Liguria, tutti i numeri

Quasi l’80% delle amministrazioni è guidato da giunte d’area centrodestra. Un milione e 300 mila i liguri chiamati ai seggi. Tre i Comuni sopra alla soglia dei 15.000 abitanti che andranno al voto in Liguria con il sistema elettorale maggioritario a doppio turno ed eventuale ballottaggio il 23 e 24 giugno. Sono Rapallo (Genova) con 29.107 abitanti attualmente guidato dal centrodestra, Sanremo (Imperia) con 52.918 abitanti e Albenga (Savona) con 23.435 abitanti, entrambi guidati dal centrosinistra.

Sei i candidati sindaco in corsa a Sanremo: Roberto Danieli (civico), Fulvio Fellegara (centrosinistra), Alessandro Mager (civico), Erica Martini (Indipendenza), Roberto Rizzo (M5S) e Gianni Rolando (centrodestra). Cinque a Rapallo: Francesco Angiolani (Partito Democratico e la lista ‘Scegliamo Rapallo’ sostenuta da M5S, Avs e Linea Condivisa), Armando Ezio Capurro (indipendente), Andrea Carannante (Libera Rapallo-Unione Popolare), Marco Casella (Udc) ed Elisabetta Ricci (centrodestra). Due ad Albenga: il sindaco uscente Riccardo Tomatis (centrosinistra) e Nicola Podio (centrodestra).

Il modello Toti

Dalla prima vittoria elettorale di Toti nel 2015, dopo dieci anni di amministrazione Pd con Claudio Burlando, la Liguria ha cambiato colore passando da Regione rossa a trazione centrosinistra a blu. O meglio arancione, considerando il colore scelto come simbolo dalla lista civica di centrodestra che ha Toti nel nome. Nel corso delle ultime tornate elettorali la coalizione di centrodestra e il modello Toti hanno strappato al centrosinistra e al M5S storiche roccaforti rosse, da Genova alla Spezia, da Sarzana a Sestri Levante fino a Savona, l’unico Comune capoluogo di provincia tornato al centrosinistra nel 2021, e tanti altri piccoli Comuni. A Imperia l’ex Ministro Claudio Scajola è stato riconfermato sindaco nel 2023 con il sostegno del centrodestra. Tra un mese il 53% delle amministrazioni locali liguri cambierà o riconfermerà il sindaco con 39 Comuni al voto in provincia di Genova, 29 a Imperia, 17 alla Spezia e 40 a Savona.

Il caso Vado Ligure

Da segnalare, il caso Vado Ligure (Savona) con 8.105 abitanti. Si tratta di un Comune commissariato a seguito delle dimissioni del sindaco di centrosinistra Monica Giuliano. Nominata da Toti Commissario dell’Agenzia regionale dei rifiuti della Liguria, Vado Ligure fu scelto per ospitare la nave rigassificatrice Golar Tundra al posto di Piombino. Qui il centrodestra non presenta alcun candidato sindaco ufficiale. Sono due i candidati sindaco entrambi contrari al progetto del rigassificatore con sfumature diverse. Da un lato, Franca Guelfi (lista Vivere Vado). Sostenuta da esponenti del M5S, designò come Assessore l’ex Senatore pentastellato e Presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra. Dall’altro, il Vicesindaco uscente Fabio Gilardi (lista Vado Prima) sostenuto da esponenti del centrosinistra.

Tra i comuni più piccoli chiamati al voto c’è Montegrosso (Imperia), 111 abitanti censiti dall’Istat, dove corre una sola lista, Uniti per Montegrosso. Unico candidato è Marco Ferrari, 44 anni, impiegato commerciale e vice sindaco uscente.

 

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