La difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per la strage di Erba, punta sul testimone chiave del processo. Il sopravvissuto Mario Frigerio, nel dicembre del 2006, quando riconobbe dal letto d’ospedale come aggressore Olindo Romano, aveva raggiunto l’apice del suo deficit cognitivo.
Questo quanto sostenuto dai legali difensori dei coniugi Romano, che ritengono Frigerio “soggetto cerebroleso” per via delle ferite subite e dell’intossicazione da monossido di carbonio causata dal fumo dell’incendio scoppiato nella corte di Erba.
Lo riporta ANSA.
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