Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan è tornato a difendere la decisione della Banca Centrale di Ankara di tenere bassi i tassi di interesse, che aveva provocato una svalutazione record della valuta nazionale ed ha dichiarato che “la crisi della lira turca non è il risultato delle nostre politiche, ma è provocata da chi al contrario tenta di ostacolare queste politiche”.
In un discorso al gruppo parlamentare del suo partito Akp, il leader turco ha dato la colpa della crisi ad attori della finanza “che tentano di manipolare i mercati”, parlando di una “iperinflazione senza logica nel mercato”.
Il Presidente turco ha duramente ammonito coloro che tenterebbero di arricchirsi a causa della situazione economica in Turchia. “A quelli che stanno accumulando riserve in questo momento, vorrei dire che la nostra nazione diventerà la vostra tomba: accumulare riserve è proibito dalla nostra religione” – ha affermato.
“Abbiamo abbassato di nuovo i tassi di interesse perché rendono i ricchi più ricchi e i poveri più poveri”, ha aggiunto. Secondo il leader di Ankara, la scelta di abbassare i tassi porterà a un aumento della produzione e dell’occupazione. “Se Dio vuole – ha aggiunto Erdogan – il Pil quest’anno crescerà di oltre il 10%“