Quattro corpi dei sei dispersi nell’esplosione a Ravanusa (Agrigento) sono stati ritrovati dai Vigili del fuoco, che hanno scavato per tutta la notte. I cadaveri erano sotto le macerie della palazzina di quattro piani crollata.
Il numero delle vittime è destinato a salire
Ha già fatto il giro del web la foto di Selene Pagliarello e Giuseppe Carmina, in attesa di un bimbo che era prossimo alla nascita. Hanno perso la vita sotto le macerie di via Trilussa insieme ad altre 8 persone.
Erano passati a salutare i genitori di lui, Angelo Carmina, 72 anni, e Maria Crescenza Zagarrio, 69, che tutti in paese chiamavano Enza. Angelo è ancora sotto le macerie mentre Enza l’hanno tirata fuori senza vita. Qualcuno, racconta il Capo della Protezione Civile siciliana, Salvo Codina, ha ipotizzato che Selene fosse in strada per una telefonata quando tutto è esploso. Per ora nessuno la trova.lei operaio,
Fra le vittime anche Pietro Carmina, professore di Storia e Filosofia al liceo classico Ugo Foscolo di Canicattì. Era scampato al Covid: il suo corpo è con quello di Enza e quello di Gioachina Calogera Minacori all’obitorio. Lui viveva al civico 69, le due donne al 65; entrambe le palazzine sono state devastate dalla furia dell’onda d’urto e delle fiamme.
Non c’è ancora traccia, invece, della moglie di Pietro, Carmela Sciabetta, 60 anni. In Comune, dove era assistente sociale, ne parlano già al passato e con le lacrime agli occhi. Non si trovano neanche l’altro Giuseppe Carmina, 88 anni, l’unico che non abitava in via Trilussa ma in via Galilei, la strada perpendicolare all’epicentro dell’esplosione dove ci sono alcune case danneggiate, e Calogero Carmina, 59 anni, marito di Gioachina.
I Vigili del Fuoco hanno continuato a cercarli per tutta la notte e fin quando non avranno trovato tutti.