Europee: le reazioni del mondo politico

Giorgia Meloni ottiene più di 2,3 milioni di preferenze a circa 270 sezioni da scrutinare sulle 61.650 totali. 2.366.273 elettori scelgono la Premier, con prevalenza al Nord ma con ottimi numeri anche al centro e al sud.

Penso che sia un risultato clamoroso e tutt’altro che scontato. Mi pare che quello che si vede dai risultati è che i partiti di Governo, in una congiuntura così complessa sul piano economico e internazionale, soffrono e l’Italia va totalmente in controtendenza con un risultato molto importante di Fratelli d’Italia e con un maggioranza che cresce complessivamente. Lo considero politicamente molto importante, è una risposta che aspettavo e sono felice di aver avuto. Gli italiani ci chiedono di andare avanti, ci chiedono di continuare a fare il nostro lavoro, capiscono i colpi bassi, certi metodi e sono ancora più determinata oggi a fare quello che va fatto per la nazione migliorarne le condizioni“.

Questo il commento della Meloni al Tg1, dove ha parlato delle elezioni europee, sottolineando che tra i grandi Paesi europei l’Italia è il Governo che esce più rafforzato.

L’altra politica a uscire soddisfatta da questa tornata elettorale è la Segretaria del PD Elly Schlein: “Ci siamo sentite con Giorgia Meloni per complimentarci del risultato reciproco. È vero che sono cresciuti in termini percentuali ma non in termini assoluti. Non li abbiamo fermati, ma di certo li abbiamo rallentati. Le europee di solito rafforzano chi è al Governo, ma la soglia del 30% non è arrivata e noi abbiamo superato il 20%. Il Pd è più vivo che mai e l’alternativa alla destra è più credibile. Il nostro lavoro è organizzare la speranza, non intendo fare mezza polemica con le altre forze di opposizione, dico che quando sono arrivata i rapporti di forza erano altri, oggi siamo per distacco la prima forza di opposizione, per questo sentiamo la responsabilità della costruzione dell’alternativa. Continueremo a lavorare testardamente unitari“, ha concluso Schlein dal Nazareno.

Anche il leader di Forza Italia, Antonio Tajani ha espresso le sue considerazioni sul voto: “Le impressioni sono state confermate dai dati reali, ci siamo fissati un obiettivo e abbiamo costruito un risultato straordinario a cui nessuno degli osservatori esterni credeva. È una prima tappa di un lungo percorso e di una strategia per occupare lo spazio tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Ieri e oggi l’abbiamo occupato. Grazie di cuore a tutti gli elettori che ci hanno sostenuto. E ora non vogliamo più fermarci! Dovevamo prenderci lo spazio politico tra la Meloni e la Schlein. Quello spazio ce lo siamo preso“.

Deluso dai risultati del Movimento 5 Stelle l’ex ministro pentastellato Danilo Toninelli: “Il M5S era forte. Noi dicevamo concretamente non siamo né di destra né di sinistra perché siamo programma, idee, un contratto di Governo. Univamo le persone al di là delle ideologie politiche, sulle idee di un programma. Questa programmazione del futuro è venuta meno all’interno del M5S che si è politicizzato. In quanto tale ha dovuto sostituire le idee con la tattica e la tattica lo ha portato in un campo di centrosinistra definito con un aggettivo imbarazzante che non significa niente che è ‘progressista’. Il M5S non è più un partito rivoluzionario“.

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it