Fabrizio Corona è stato condannato a una pena di 7 mesi di reclusione, potenzialmente convertibile in una multa, dal giudice di Milano Cristina Dani per reati di danneggiamento e resistenza. È stato assolto dall’accusa di tentata evasione “perché il fatto non sussiste” e dall’oltraggio a pubblico ufficiale “perché non costituisce reato”.
I fatti risalgono all’11 marzo 2021, quando il tribunale di Sorveglianza aveva deciso di revocare i domiciliari di Corona e farlo rientrare in carcere a causa di molteplici violazioni delle prescrizioni. In risposta, Corona aveva protestato, ferendosi alle braccia e manifestando contro gli agenti. Questo episodio è stato documentato sui social, e durante il trasporto in ospedale Niguarda, aveva anche rotto un vetro dell’ambulanza.
La condanna di 7 mesi include anche l’obbligo di risarcire i due agenti che si sono costituiti parte civile. Dopo la lettura della sentenza, l’avvocato difensore Ivano Chiesa ha richiesto che la condanna fosse convertita in una pena pecuniaria. La giudice ha quindi ordinato che l’Ufficio esecuzione penale esterna (Uepe) e l’aliquota della Guardia di Finanza della procura fornissero entro il 20 gennaio tutte le informazioni sulle condizioni economiche e patrimoniali di Corona per calibrare l’importo giornaliero della multa (fino a 2.500 euro).
La decisione provvisoria sarà resa definitiva il 25 gennaio 2024 durante un’udienza successiva. Il difensore Chiesa ha dichiarato che intendono impugnare la sentenza, sperando in una completa assoluzione per Corona. Corona, che ha lasciato il tribunale prima della sentenza, ha espresso la speranza di ottenere l’assoluzione in appello, definendo questa fase come solo il “primo grado”.