Festa del Gatto

Festa del Gatto: una giornata dedicata agli a-mici pelosi

Sono gli animali più sensibili ma anche i più menefreghisti ed oggi è la loro festa: la Festa del Gatto.

I gatti sono sempre stati protagonisti della vita di tutti noi. Dagli antichi egizi fino ad arrivare all’arte visiva e cinematografica.

La Festa del Gatto nasce nel 1990 da un’idea della giornalista “gattofila” Claudia Angeletti. La giornalista propose un referendum tra i lettori della rivista “Tuttogatto” per stabilire il giorno da dedicare a questi animali.

La proposta vincitrice fu quella della signora Oriella Del Col che motivò la sua idea nel proporre questa data che racchiude molteplici significati:

  1. febbraio è il mese del segno zodiacale dell’ Acquario, ossia degli spiriti liberi ed anticonformisti come quelli dei gatti che non amano sentirsi oppressi da troppe regole.
  2. tra i detti popolari febbraio veniva definito “il mese dei gatti e delle streghe” collegando in tal modo gatti e magia
  3. il numero 17, nella tradizione italiana, è sempre stato ritenuto un numero portatore di sventura, stessa fama che, in tempi passati, è stata riservata al gatto
  4. la sinistra fama del 17 è determinata dall’anagramma del numero romano che da XVII si trasforma in “VIXI” ovvero “sono vissuto”, di conseguenza “sono morto”. Non così per il gatto che, per leggenda, può affermare di essere vissuto vantando la possibilità di altre vite.
  5. il 17 diventa quindi “1 vita per 7 volte”

Essere un “gattaro” o una “gattara” non è per tutti questo è vero. Devi accettare di essere un ospite in casa tua perché per il gatto è così. Chi ha un gatto sa perfettamente che è lui o lei a dettare le regole. È il gatto che decide la nostra vita. I gatti sono autonomi, ma sanno anche come farti pesare l’assenza o farti pentire di essere partito anche per un viaggio di lavoro. Lavoro che serve anche per comprare il loro cibo. Ma questo a loro non interessa. 

Un vero “gattaro” o una vera “gattara” sanno benissimo che se si ha una giornata no basta prendere il proprio micio in braccio e iniziare ad accarezzarlo per sentirsi meglio e se iniziano a fare le fusa le fusa allora cambia la giornata. 

Quindi la Festa del Gatto è assolutamente obbligatoria nella speranza che almeno oggi i nostri a-mici siano in vena di essere festeggiati senza che ci guardino con quello sguardo misto di odio e rancore con cui giornalmente ci guardano quando la loro ciotola è vuota. 

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it