Fino al 15 novembre le domande per le botteghe dei servizi

Fino al 15 novembre è possibile presentare le domande di contributo sul bando della Regione Piemonte per il mantenimento e lo sviluppo delle botteghe dei servizi nei paesi di montagna con meno di 5.000 abitanti.

Il bando è rivolto a microimprese singole, iscritte al Registro imprese della Camera di Commercio, e a cooperative di comunità, iscritte all’albo della Regione Piemonte, attive al momento della presentazione della domanda.

Il contributo massimo previsto per ogni singola domanda è di 50.000 euro, di cui 30.000 per investimenti e 20.000 per spese di gestione.

Il presidente Alberto Cirio e il vicepresidente ed assessore alla Montagna Fabio Carosso affermano che “il bando costituisce un ulteriore segnale di attenzione verso la montagna piemontese, dopo quelli sulla residenzialità che ha stanziato 10 milioni a favore di chi si trasferisce dalla città e sulle scuole ed il riparto 10,7 milioni destinati alle Unioni Montane. Si può così continuare a dare nuova linfa alle zone montane, per evitarne la desertificazione e valorizzarne i punti di forza non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico”.

Le botteghe dei servizi  esercizi commerciali di prossimità per la vendita al dettaglio di beni alimentari e di prima necessità, in cui si integrano attività di informazione per la cittadinanza: in sostanza veri e propri “terminali” per la Pubblica Amministrazione sul territorio e nel contempo esercizi che svolgono altri servizi utili a migliorare la qualità di vita dei residenti.

Tra gli interventi ammissibili, che devono essere almeno 4, figurano Internet point, fax e fotocopie, biglietteria del trasporto pubblico locale, noleggio di attrezzature a scopo escursionistico o sportivo, spazi per co-working, informazione turistica, sportello postale previa apposita convenzione con il gestore del servizio, ricariche telefoniche, ricezione e invio di pacchi e attività di e-commerce, dispensario farmaceutico, rilascio a distanza di certificati per conto di Pubbliche amministrazioni, bancomat, assistenza all’utilizzo di piattaforme telematiche in ambito sanitario, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di generi non alimentari, giornali e riviste, generi di monopolio e di valori bollati, alimenti per categorie specifiche (celiaci e prima infanzia), prodotti tipici locali.

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Autore:

Redazione

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