Fisco e catasto: in settimana novità decisive

Per il Premier Draghi si apre, di fatto, la fase due del suo Governo, ma non senza polemiche che riguardano la riforma fiscale. ll Mef e Palazzo Chigi accelerano e  il tema è impegnativo perchè i Partiti sono alle prese anche con Elezioni Amministrative del 3 e 4 ottobre e questo ovviamente rende politicamente  ogni intesa più faticosa.

L’ipotesi di cui si parla nei corridoi del Governo è che l’Esecutivo proporrà  una riforma a  partire dal  catasto secondo  l’intenzione di Draghi. Tema centrale sarà, inizialmente, il  valore degli immobili, che attende una riforma dal 1989. Sui tempi di attuazione il Presidente del Consiglio  è molto prudente. Il Consiglio dei Ministri della prossima settimana sarà chiamato a varare, certamente, il decreto da 3,5 miliardi contro il caro-bollette.

La riforma del fisco, probabilmente, finirà pertanto sul  tavolo di Palazzo Chigi, ma non è improbabile che il via libera del CdM arrivi solo nella settimana successiva, mentre   a Bruxelles, si resta attenti  alla vicenda ed entro la fine dell’anno arriveranno le pagelle europee su questa iniziale fase d’attuazione del Pnrr italiano.

Secondo il Centrodestra, sono due  i rischi da evitare: un nettissimo aumento dell’Imu sulla seconda casa e un gonfiamento dell’Isee. “Per aumentare le tasse basta un Monti qualunque, non sta né in cielo né in terra aumentare quelle sulla casa”, avverte un Matteo Salvini che. Il  leader della Lega vede al suo fianco tutto il suo partito ed anche Forza Italia. “Quando si parla di riforma del catasto non vorrei che la sinistra pensasse di infilare nuovi balzelli sugli immobili”, aggiunge  il Coordinatore di FI  Antonio Tajani. “Non è il momento di patrimoniale mascherate“, precisa  Anna Maria Bernini come anche la titolare degli Affari Regionali Maria Stella Gelmini che chiede un supplemento di riflessione: “se riforma del catasto deve essere, deve avvenire a parità di gettito”.

Il Pd, per ora, tace, mentre Leu, con Federico Fornaro, insiste sull’ “ineludibilità” della riforma. “Chi oggi non vuole toccare nulla, in realtà, difende l’indifendibile: case del centro di Roma ad esempio che hanno un valore catastale inferiore ad abitazioni dell’estrema periferia della città”, avverte il capogruppo alla Camera.

Il M5s, con il Viceministro al MEF Laura Castelli afferma che la riforma “deve essere  incentrata sulla riduzione della pressione fiscale, soprattutto per il ceto medio e su un processo di digitalizzazione e di semplificazione che guardi agli autonomi”.

Draghi, nei prossimi giorni prenderà in mano il dossier e allo stesso tempo, avvierà anche la cabina di regia per il coordinamento e il monitoraggio del Pnrr, con il coinvolgimento degli enti locali.

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Redazione

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