500 autovetture e 60 pullman a Roma per una manifestazione autorizzata

Questa mattina 500 automobili e 60 pullman si sono diretti verso la Capitale per manifestare il disagio nei confronti delle chiusure imposte dal Governo, tra queste le misure di contenimento del virus Covid-19 e la mancata riapertura.

Il gruppo, di appartenenza al settore Ho.Re.Ca., era diretto a Roma, al Circo Massimo, attualmente sotto scorta per evitare che qualche gruppo estremista si inserisca durante la manifestazione autorizzata e creare caos e disagi come avvenuto precedentemente. Il gruppo, rappresenta circa 40mila imprese di tutta Italia.

I mezzi, con i quali hanno raggiunto Roma, avevano tutti il simbolo del gruppo TNI.

La colonna di autovetture e pullman provenienti da Napoli e Firenze, sono scortati dalla Polizia di Stato per evitare infiltrazioni

La manifestazione, pacifica, è stata organizzata, oltre che da Tni Italia (Tutela nazionale imprese), anche da Roma più bella, Ihn (Italian hospitality network) e Lupe Roma. Hanno preso parte alla giornata di oggi, i rappresentanti di lavanderie industriali, chef e cuochi; ma anche rappresentanti del movimento artistico italiani.

Tutti a gridare un unico grande slogan: “Lavoro, lavoro” e “Riapertura, riapertura”.

Nonostante l’intenzione fosse quella di una manifestazione pacifica, non sono mancati attimi di tensione, quando un gruppo di manifestanti, ha lasciato il presidio per tentare di andare in corteo verso Palazzo Chigi, ma sono stati fermai dalla Polizia.

Il gruppo che si è presentato oggi a Roma, aveva già manifestato in 21 città italiane, in contemporanea con l’assemblea straordinaria della Fipe-Confcommercio. Il presidente del movimento dei giovani imprenditori della Fipe, Matteo Musacchi, ha riferito: “Lavoravo dalle 18 a notte fonda, da quando ci hanno chiuso ho fatturato il 20%, i miei dipendenti sono in cassa integrazione, prendono una miseria e la prendono anche tardi, ho provato a sostenerli il più possibile, ma ora è diventato difficile anche per me. Oltre al fatto che stare in casa senza far nulla, per chi è abituato a lavorare 15 ore al giorno porta via di testa”.

Secondo una statistica di Fipe, sono 30mila le imprese che hanno chiuso nel 2020 e altrettante, potrebbero chiudere anche quest’anno.

Orte

Lo stesso gruppo di ristoratori facente parte di TNI  ha bloccato il traffico invadendo la carreggiata all’altezza dell’austostrada Orte (direzione nord), sulla A1. La richiesta è  la “riapertura delle attività” contro le limitazioni previste dalle misure anti-Covid lamentando le “difficoltà che il settore sta vivendo”.

 

 

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