TIM chiude il 2021 in rosso

Tim, in una nota del Gruppo, ha annunciato che  “chiude il 2021 con un rosso di 8,7 miliardi, dopo la svalutazione dell’avviamento domestico per 4,1 miliardi di euro e lo stralcio pari a 3,8 miliardi di euro, da parte della capogruppo delle attività per imposte anticipate“.

La nota conferma che il Consiglio di Amministrazione ha proposto all’assemblea di non distribuire dividendi. Il Cda, che non ha preso decisioni su Kkr inviando però il dossier agli advisor, ha approvato il nuovo piano industriale di Tim al 2024 che “avvia un percorso di trasformazione basato sulla creazione di distintelegal entities, netco e servco (consumer, enteprise e Tim Brasil), superando il modello di integrazione verticale“.

Il Cda che ha dato mandato all’amministratore delegato Pietro Labriola di sviluppare il progetto esecutivo di riorganizzazione che verrà presentato entro la semestrale.

Già con l’attuale configurazione invece Tim prevede nel triennio “una leggera crescita dei ricavi da servizi e la stabilizzazione dell’ebitda. Con questo nuovo assetto saremo più pronti a rispondere alle sfide e cogliere le opportunità che abbiamo davanti”, ha commentato l’AD di Tim Pietro Labriola dopo l’ok del cda al suo piano industriale

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