Il G20 in corso sull’isola di Bali ci riserva un colpo di scena che vede protagonisti non tanto l’uscita “prima della fine” del Ministro degli Esteri russo Lavrov, che in verità sa più di un ammaina bandiera che di una tromba che suona la carica, quanto piuttosto il Segretario di Stato americano Antony Blinken che, senza peli sulla lingua, ha chiesto alla Cina di condannare pubblicamente l’aggressione russa in Ucraina.
“Questo è davvero il momento in cui tutti noi dobbiamo alzarci in piedi – ha detto Blinken rivolgendosi al suo collega cinese Wang Yi – come ha fatto un Paese del G20 dopo l’altro, per condannare l’aggressione e chiedere, tra le altre cose, che la Russia permetta l’accesso ai prodotti alimentari bloccati in Ucraina“.
Il Segretario di Stato americano ha precisato di non aver notato alcun segno di cooperazione da parte della Russia.
In una nota del Ministero degli sesterò cinese di legge che il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi e il Segretario di Stato americano Antony Blinken abbiamo raggiunto un accordo per migliorare le relazioni tra Cina e USA.
Blinken ha aggiunto di confidare in colloqui costruttivi con la Cina, affermando che “in avvio di una relazione complessa come quella tra Stati Uniti e Cina, c’è molto di cui parlare“.
La replica di Wang Yi e’ stata favorevolmente immediata: “Il presidente Xi Jinping crede nella cooperazione e nel ‘rispetto reciproco’ tra le due maggiori potenze economiche del mondo. La Cina e gli Stati Uniti sono due Paesi principali ed è necessario che mantengano scambi normali“.
In realtà al G20 esteri di Bali è andato in scena lo scontro tra Occidente e Russia: le potenze del G7 hanno rinnovato la condanna contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina ed il Ministro Serghiei Lavrov ha risposto in modo plateale, abbandonando il vertice prima della conclusione. In questo impasse, anche il Vaticano tenta di dare un contributo per una soluzione diplomatica del conflitto: Papa Francesco, infatti, al suo ritorno dal viaggio in Canada, potrebbe recarsi a Kiev già ad agosto.
A Bali, il Governo indonesiano ha aperto i lavori del G20 all’insegna della neutralità, in quanto Paese ospitante e mettendo in luce le gravi conseguenze del conflitto russo-ucraino a livello mondiale, anche sul fronte alimentare ed energetico.
“È nostra responsabilità porre fine alla guerra prima o poi e risolvere le nostre divergenze al tavolo dei negoziati, non sul campo di battaglia“, ha affermato la Ministra degli Esteri Retno Marsudi rivolgendosi ai colleghi, tra cui i capi della diplomazia russa e americana Lavrov ed Antony Blinken che ha apertamente fatto intendere che il tentativo di allargare il fronte contro Mosca con il consenso dell’accordo con la Cina è riuscito.
Blinken ha concluso con queste parole: “Oggi abbiamo sentito un coro forte da tutto il mondo, non solo dagli Stati Uniti, sulla necessità di porre fine all’aggressione in Ucraina. Nessun Paese, anche tra i membri dei Brics, i principali Paesi in via di sviluppo alleati di Mosca, ha difeso l’atteggiamento russo”.
(Foto di repertorio da Quirinale.it)