Si è concluso ieri il G20 di Nuova Delhi. Ultimo atto ufficiale la pubblicazione delle dichiarazioni finali, testo derivante da complessi accordi su clima, energia, sicurezza alimentare, empowerment femminile, salute, intelligenza artificiale e digitalizzazione.
I temi più importanti e discussi, però, sono quelli legati al conflitto in Ucraina e la questione migrazioni.
In merito alla guerra in Ucraina nel testo si legge che “tutti gli Stati devono astenersi dalla minaccia o dall’uso della forza per perseguire l’acquisizione di territori contro l’integrità territoriale e la sovranità o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato“.
Singolare il fatto che la Russia non viene condannata come aggressore, non esplicitamente. Elemento questo non digerito dall’Ucraina, che ha espresso malcontento in merito ai contenuti della missiva. Il portavoce del Ministero degli Esteri, Oleg Nikolenko, ha scritto su Facebook che “l’Ucraina è grata ai suoi partner che hanno cercato di includere una formulazione forte nel testo. Allo stesso tempo, per quanto riguarda l’aggressione della Russia contro l’Ucraina, il G20 non ha nulla di cui essere orgoglioso“.
A rappresentare Mosca al G20 ci ha pensato il Ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che a più riprese ha chiesto ai colleghi di non fare alcun riferimento al ruolo della Russia nella guerra. Per questa ragione sembrava improbabile la pubblicazione del messaggio congiunto, che invece è arrivata puntualmente a margine dell’incontro. Il compromesso è stato raggiunto, per la soddisfazione del Cremlino. Lavrov ha parlato di “pietra miliare che riflette pienamente la posizione russa“.
Della mediazione che ha portato alla pubblicazione della dichiarazione congiunta ha parlato anche la Premier italiana Giorgia Meloni, definendola un successo diplomatico. “Abbiamo lavorato per una dichiarazione che avesse un riferimento specifico all’Ucraina – ha affermato la Meloni – non era un risultato scontato se si tiene in conto che le ministeriali sono tutte finite senza una dichiarazione finale. È una dichiarazione di compromesso ma la considero comunque importante in questo contesto“.
Un successo, secondo Giorgia Meloni, anche la centralità dell’Africa e del tema migrazioni in questo G20:
“Anche grazie al ruolo italiano l’Africa è stata centrale in questo G20. Non a caso l’Africa – continua la Premier – è stata anche al centro del mio intervento nella sessione plenaria di ieri e abbiamo anche partecipato a una riunione organizzata tra i leader dell’Unione Europea e quelli africani che erano presenti, io credo che anche questo sia un elemento molto importante. Racconta una crescente attenzione da parte dell’Unione Europea nei confronti del continente africano, questo è un elemento che va considerato anche grazie al ruolo che l’Italia ha svolto particolarmente nell’ultimo anno“.
L’Africa, a detta della Meloni, sarà anche una delle questioni centrali sul tavolo del G7, che il prossimo anno sarà a guida italiana.