G20: l’Italia che accelera sulla trasformazione digitale e cybersecurity

Grazie al lavoro della Presidenza italiana nel G20 conclusosi ieri a Trieste “nasce il Digital Economy Working Group, gruppo di lavoro permanente che guiderà il dibattito sulla transizione digitale nel settore pubblico e in quello privato per le prossime Presidenze”, così annuncia  il  Ministro per l’Innovazione e la Transizione digitale, Vittorio Colao, durante i lavori dei Ministri della Digitalizzazione.

Sul digitale c’è stata una dichiarazione robusta di 11 pagine dense di azioni e di decisioni che poi verranno portate avanti dalle varie presidenze. Sono state avanzate 12 azioni che vanno dallo sfruttamento dell’intelligenza artificiale affidabile per l’inclusione delle PMI e per la promozione delle startup alla protezione dei consumatori, dall’innovazione per le Smart Cities alla protezione dell’infanzia.

“Tra i tre cardini principali della discussione c’è l’identità digitale – ha osservato Colao – su cui “l’Italia parte bene perché abbiamo fra Spid e Cie quasi 45 milioni” di identità digitali nazionali e l’obiettivo del Pnrr è di portarla avanti e sicuramente è un’esperienza che intendiamo estendere anche verso l’estero. Dobbiamo lavorare per aumentare l’uso dell’identità digitale, per lo sviluppo di schemi di identificazione elettronica che siano interoperabili tra piattaforme, settori e confini”.

Il Ministro ha sottolineato che “l’identità digitale aiuta a rafforzare la relazione di fiducia che deve esistere tra cittadini e governo, a maggior ragione dopo la pandemia. Sarà uno sforzo importante e lungo ma il successo del Green Certificate ci fa capire che si può – e Colao ha aggiunto  – i  tempi sono maturi per un collegamento internazionale”.

L’altro tema trattato al G20 e riferito dal ministro Colao, “è la condivisione di tutte esperienze di servizio: abbiamo fatto un compendio di 120 diverse applicazioni, fra piccole e grandi e dobbiamo continuare a confrontarci e ad essere più orientati a condividere le esperienze di successo”.

Colao ha, infine, parlato di un importantissimo tema: l’agile regulation”, ovvero un modo nuovo di approcciare il tema regolatorio. “Le tecnologie sono molte veloci non possiamo più utilizzare il vecchio metodo ma regolazioni veloci” e su questo punto, ha riferito il ministro italiano, “tutti i Paesi sono stati molto sensibili”. È stato “un ottimo G20 –  ha precisato il Ministro riassumendo così i lavori della ministeriale sulla digitalizzazione.

“Abbiamo discusso di molti temi strategici – ha precisato Colao – anche dell’etica dell’IA, ma adesso è importante fare progredire le discussioni”.

Sul tema attualissimo della cybersicurezza nazionale e nelle Pa “non c’è un tema di fondi, di soldi, piuttosto si pone un tema di competenze, di skills” che vanno rafforzati. Inoltre, Tim e Sparkle hanno partecipato alla realizzazione della prima dimostrazione pubblica di una comunicazione quantistica internazionale su fibra ottica tra le città di Trieste, Lubiana e Fiume, grazie alle connessioni in fibra ottica dedicate.

Nel corso dell’incontro internazionale le Autorità hanno potuto assistere ad una videochiamata, che utilizza un innovativo sistema di crittografia quantistica, e ad un concerto live di tre quartetti – grazie alla collaborazione del conservatorio triestino Giuseppe Tartinì, all’Accademia Musicale di Lubiana e all’Accademia di Musica di Zagabria – che hanno viaggiato oltre i confini grazie all’infrastruttura di rete messa in campo daTim e Sparkle, insieme all’Università di Trieste e all’Istituto Nazionale di Ottica del CNR. I due player sottolineano che “questa importante sperimentazione non ha precedenti perché si è svolta attraverso tre nodi di rete posti nei tre paesi coinvolti – Italia, Slovenia e Croazia – con connessioni in fibra ottica di Tim e Sparkle”.

In particolare, il Ministro ha detto che “è stato predisposto un collegamento per la distribuzione quantistica di chiavi crittografiche attraverso trusted nodeelemento fondamentale per garantire l’estensione delle reti quantistiche su grandi distanze.” La soluzione tecnologica adottata, con nodi distanti in linea d’aria tra gli 80 e i 100 chilometri tra i tre paesi, ha consentito l’utilizzo di architetture di comunicazione quantistica altamente innovative e con elevati livelli di sicurezza. Questa inedita iniziativa si inserisce nel contesto Europeo, nell’ambito del progetto EuroQci promosso dai 27 Stati Membri e dalla Commissione Europea, con il supporto dell’Agenzia Spaziale Europea, alla quale l’Italia sta contribuendo con i propri centri di ricerca.

(fonte Adnkronos)

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Redazione

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