Per americani ed israeliani, il conflitto a Gaza potrebbe entrare in una nuova fase, con la possibilità di riprendere i negoziati con Hamas per gli ostaggi. Questa fase potrebbe includere un cessate il fuoco di due o più settimane, seguito da un graduale ritiro delle truppe israeliane dal nord di Gaza. Secondo David Ignatius del Washington Post, le dichiarazioni pubbliche israeliane sulla durata prolungata della guerra sono considerate una tattica nei confronti di Hamas.
L’amministrazione Biden sta spingendo affinché Israele adotti una fase meno aggressiva entro la fine dell’anno, con un’organizzazione di transizione per la ricostruzione di Gaza, supportata da Paesi arabi moderati. Nonostante le pressioni, Benjamin Netanyahu ha resistito, e una transizione potrebbe avvenire a gennaio o più tardi. La situazione sul campo di battaglia a Gaza è complessa, con comandanti israeliani che credono di aver compromesso le strutture di controllo di Hamas nel nord di Gaza, ma la situazione nel sud presenta sfide significative.
La questione degli ostaggi rimane delicata, poiché Hamas potrebbe averli circondati, creando un dilemma per Israele tra polverizzare Hamas e salvare gli ostaggi.
