Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro

Il 28 aprile si celebra la Giornata Mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro. Promossa dall’ILO, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, questa iniziativa ha come obbiettivo quello di richiamare l’attenzione sui diritti dei lavoratori, che non trovano ancora una piena realizzazione nel mondo e che, troppo spesso, sono messi in discussione, anche nel nostro Paese.

Ne è un esempio lampante la tragedia del 3 dicembre del 1984, a Bhopal, in India. A causa dell’esplosione della fabbrica di pesticidi della Union Carbide, persero la vita 2.500 persone. Il danno ambientale fu tale che, negli anni successivi, ci furono altri 20,000 morti. Nel 2010 sono stati riconosciuti responsabili dell’accaduto, per negligenza, otto ex-dirigenti indiani della UCIL, con pene irrisorie, circa due anni di detenzione.

La sicurezza e la salute sul lavoro ai tempi del Covid-19

Nonostante le attuali regolamentazioni, in Italia le denunce che riguardano infortuni, morti e malattie di lavoratori, anche se sono diminuite, restano elevati. Ma vengono ridimensionati come conseguenza dell’epidemia del Covid 19, che ha fortemente inciso su tante attività.

Le denunce di infortunio nel primo bimestre del 2021 sono state 82.634, in diminuzione di circa 14mila casi, rispetto alle 96.549 riscontrate dall’INAIL nello stesso periodo relativo al 2020. Anche le morti sul lavoro sono leggermente diminuite, passando da 108 a 104. Stessa situazione per le denunce delle malattie professionali, toccando quota 7.801, oltre 2.700 in meno rispetto al periodo considerato.

Il Dottor Petrilli, Presidente della Commissione Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, ha affermato: “Considerando che, l’obbiettivo è la tutela della Salute dei lavoratori. In questo particolare momento non possiamo ignorare il fatto che oggi, un lavoratore a casa versi in uno stato di Salute clinica. Ma non potrà mai versare in uno stato di salute psicofisica, così come definito dall’ OMS. Reputo che sia ormai indispensabile il passaggio dall’Isolamento dal Virus, ad una consapevole e responsabile convivenza che si fondi sulle ormai note principali misure di prevenzione”.

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