Governo Draghi: incontro con le Regioni, enti locali e parti sociali

Terza giornata di incontri per il Presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. All’insegna della giornata, non più i partiti politici ma enti locali e le parti sociali. Gli incontri, come avvenuto ieri, sono cominciati nella mattinata e tra i primi: Regioni, Anci e Upi. A questi, seguono: il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi e diversi sindacati, le associazioni di categoria e le associazioni ambientaliste.


Incontro con Draghi Confindustria, Cgil e Cisl

Il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha dichiarato che il lavoro da svolgere sarà molto ma, “abbiamo espresso a Draghi il nostro più convinto sostegno”. Maurizio Landini (Cgil) ha voluto sottolineare invece come il coinvolgimento delle parti sociali per istituire un nuovo Governo sia una novità. “E’ una cosa che non succedeva da tempo. E’ il segno che il confronto debba proseguire”.

Annamaria Furlan (Cisl) ha invece dichiarato che hanno mostrato al Premier Draghi le priorità. Tema centrale è stato quello del lavoro. “Ci sono centinaia di migliaia di posti in meno, soprattutto donne e giovani, e abbiamo chiesto che la proroga del blocco dei licenziamenti sia confermato”.

Uil, Anci e Regioni

Il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha espresso a Draghi la propria soddisfazione nell’averlo incontrato. “Il metodo del confronto non deve essere un singolo episodio, ma un modo per poter aiutare il Paese a ripartire”.

Antonio Decaro, Presidente dell’Anci, ha dichiarato: “Abbiamo ringraziato a nome degli ottomila sindaci italiani, Mario Draghi, per questo incontro dalla valenza forte dal punto di vista simbolico e sostanziale che è un riconoscimento del ruolo di sentinelle del territorio che svolgono i sindaci. Abbiamo presentato il piano Città Italia in dieci punti. Offerto la nostra collaborazione per il piano di vaccinazione”.

Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini ha confermato la massima collaborazione. E’ un evento importante per loro che rappresentano i territori. “Una delle priorità assolute è la lotta alla pandemia con tutta l’offerta di collaborazione per renderla più efficace possibile”

Upi, Abi, Ania e Confapi

Il Presidente dell’Unione delle province d’Italia (Upi), dopo l’incontro con Mario Draghi, ha annunciato che “serve un esercito civile che faccia la propria parte per attuare la sfida delle vaccinazioni. Ma un altro punto di emergenza sono le scuole, le quali sotto il profilo edilizio stanno vivendo un’emergenza da tempo e il Recovery plan è un’occasione per rimetterle a norma e per avviare un risparmio energetico”.

Antonio Patuelli, Presidente dell’Abi, ha richiesto che “non vengano interrotti i provvedimenti a sostegno delle imprese colpite dalla crisi economica che si è creata a seguito della pandemia”.

Maria Bianca Farina, Presidente Ania (Associazione nazionale imprese assicurazione)ha dichiarato che “Il contributo che gli assicuratori possono dare poggia su due pilastri: da una parte la protezione di cittadini e imprese, dove il governo non arriva, in una partnership pubblico-privata, dall’altra investimenti a lungo termine”

Infine, il Presidente Confapi (Confederazione italiana della piccola e media industria) ha parlato dell’importanza di coniugare la salute e lo sviluppo. Sono stati toccati anche diversi settori importanti quali “il costo del lavoro, i termini di pagamenti tra privati, oltre che con la pubblica amministrazione, i temi della capitalizzazione, e della flessibilità del lavoro che è necessaria che sarà sempre più necessaria in futuro”

Questo è quanto avvenuto in fase di consultazioni con le parti sociali. Fuori, il Movimento 5 Stelle ha dichiarato di non votare su Rousseau. Il “capo” Beppe Grillo, attraverso un tweet ha parlato del superministero per transizione ecologica.

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