Green Pass, Sileri: estendere all’Italia il provvedimento della Francia

Sul Green pass il Presidente francese Macron il protocollo  adottato da Israele. Sui treni, al ristorante, agli eventi va solo chi ne è provvisto. In una notte un milione di persone sono corse a prenotare l’appuntamento per i vaccini. Sileri, intervistato da Il Messaggero, si dice convinto  certo che il provvedimento dei francesi  sia na scelta giusta. “Dovremmo farlo anche in Italia, non chieda a me perché ancora non siamo partiti, io a Speranza l’ho detto tante volte. Pensiamo alle discoteche: se concedessimo ai locali di aprire per i clienti con il Green pass, vedrà che avremmo la corsa di chi ha tra i 18 e i 40 anni a vaccinarsi. Il Green pass, sia chiaro, da noi non deve servire per bar e ristoranti, salvo che i nostri contagi non dovessero raggiungere numeri simili a quelli britannici – aggiunge – A quel punto no alle chiusure, ma Green pass, per tutto, ristoranti compresi, così non sei costretto a chiudere. Due mesi il Green Pass  fa era un mezzo per riaprire prima, quando Italia era gialla o arancione. Oggi è un mezzo per non tornare indietro quando i contagi saranno più elevati”.

Sileri è tra i sostenitori di una applicazione reale del green pass, perché ad oggi in Italia è stato scaricato da 26 milioni di italiani. “Lo dissi un mese e mezzo fa: la doppia dose funziona con la variante Delta, allora perché non applichiamo sul serio il green pass – precisa nell’intervista – rendendolo uno strumento utile per partecipare a eventi, per riaprire le discoteche, i teatri, per evitare la quarantena. Da noi non ha senso nei ristoranti, semmai può essere un’arma per mantenerli aperti qualora vi fosse un forte incremento dei casi”.

Sottosegretario, l’Italia tratta i vaccinati come i non vaccinati. Non sorprende che sia vasta la platea di chi ancora non si è prenotato. “Questo non ha proprio senso – avverte Sileri – Io lo sto ripetendo da mesi, ho raccolto la testimonianza di un collega medico, che ha concluso da tempo il percorso vaccinale, eppure siccome ha avuto la sfortuna di trovarsi vicino a un positivo, ha dovuto isolarsi in quarantena. Ma che senso ha? Ecco, anche questo sarebbe un incentivo a vaccinarsi: nessuna quarantena per chi è vaccinato”.

Secondo il Sottosegretario del Ministero della salute sarebbe ormai evidente che entro la fine del mese avremo 10mila casi al giorno e si dice convinto che  i parametri vadano cambiati: “Dovremo aumentare l’importanza del tasso di riempimento degli ospedali. Quello è ciò che conta veramente.”

Poi Sileri conclude con una battuta polemica nei confronti del Ministro Speranza in merito all’obbligatorietà del Green Passa: “A maggio avevo proposto di diffondere l’uso del Green pass. Perché ancora non sia stato fatto non lo so, chiedetelo al ministro Speranza”.

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