Si apre il terzo giorno di conflitto fra Hamas e Israele. Una giornata che parte con sirene che suonano per la prima volta nel Nord del Paese.
Ieri, le sirene hanno risuonato più volte a Tel Aviv. Israele ha abbattuto diversi palazzi nel centro della città di Gaza perché ritenuti di proprietà di Hamas. In particolare un palazzo di 10 piani a Gaza City. Si tratta del palazzo al-Shuruk dove hanno sede anche le redazioni di alcuni media. Hamas ha risposto a questo attacco con il lancio di 130 razzi contro il sud di Israele. Colpita di nuovo la città di Ashkelon, a quanto riferiscono i media. Quindici razzi sono stati lanciati in direzione di Dimona, sito nucleare israeliano. Colpita anche Beer Sheva, nel Negev.
La conta dei morti, secondo il Ministero della Sanità, sale a 65 palestinesi, compresi 14 minori e 3 donne, oltre 400 i feriti; 6 sul fronte israeliano. Il Ministro della difesa israeliano Gants, intanto fa sapere che: “il conflitto continuerà, Israele non è pronta ad un cessate il fuoco“. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa un ragazzo di 16 anni è stato colpito a morte da soldati israeliani durante incidenti avvenuti a Tubas, in Cisgiordania.
Sarebbe avvenuto durante l’arresto di alcuni esponenti di Hamas. Il fronte israeliano ha parlato di una operazione di arresto “complessa e prima nel suo genere“. Arrestati uomini vicinissimi all’ala militare di Hamas, le Brigate di Al Quassam. Tra questi Bassem Issa, capo delle Brigate a Gaza City, e il responsabile della produzione degli armamenti, Jamal Zabadeh. Il Premier d’Israele ha detto: “non è che l’inizio“, annunciato che infliggerà “all’organizzazione terrorista colpi che non può neanche immaginare“.
La guerra nei palazzi: Netanyahu e Biden
Nel corso della serata di ieri si è tenuto il Consiglio di difesa del Governo israeliano a Tel Aviv: discusse le prossime fasi dell’Operazione “Guardiano delle mura” a Gaza. Nelle stesse ore, un bambino di sei anni è stato ucciso a Sderot, in Israele, colpito da uno dei razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. Questo quanto riferiscono i soccorritori dalla France Presse.
Intanto Biden ha spedito nella regione l’inviato per il conflitto israelo-palestinese Hady Amr. Dovrà incontrare le parti per una risoluzione pacifica. Il Presidente degli USA al telefono con il Premier israeliano ha riconosciuto il “diritto di Israele a difendersi” ma ha lanciato un appello affinché venga al più presto ripristinata la calma. Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, invece, ha avuto un colloquio con Abu Mazen, leader palestinese. Blinken ha chiesto di fermare il lancio di razzi su Israele.