Russia Ucraina, alte perdite vite umane, intensificazione abusi e violenze

La Russia ha perso 332.040 soldati in Ucraina dall’inizio della sua invasione su vasta scala il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato Maggiore  delle Forze Armate ucraine.

Continuano le violazioni dei diritti umani e delle norme sulle regole di ingaggio nei conflitti previste dal Diritto umanitario internazionale, da parte delle truppe russe. Anche nella giornata di ieri, i militari russi  hanno ucciso due soldati ucraini dopo che questi  si erano arresi come prigionieri di guerra nell’Oblast di Donetsk.

Lo ha confermato la Direzione delle comunicazioni strategiche delle Forze armate ucraine, dopo aver visionato un video pubblicato ieri dal canale ucraino DeepState su Telegram.

Nel video un gruppo di soldati sembra uccidere altri due soldati che emergono da una trincea. Uno dei due aveva le mani dietro la testa.

Si moltiplicano anche  le testimonianze da parte di fonti occidentali sull’incremento dei morti ucraini,  sullo sfondo della resistenza delle linee russe. Lo sottolinea la Bbc, riprendendo una recente stima USA  – trapelata malgrado il segreto imposto dal Governo ucraino – secondo la quale il totale di soldati ucraini uccisi in guerra sarebbe salito ad almeno 70.000 tra militari uomini e donne, con oltre 120.000 feriti.

Gli investigatori del Crisis Response Team di Amnesty International hanno intervistato più di 20 persone residenti in villaggi e città nelle vicinanze di Kyiv. Tra di loro individui che sono stati testimoni o che hanno una conoscenza diretta di orribili violenze commesse dalle forze russe.

I testimoni hanno raccontato ripetutamente di uccisioni deliberate, violenze illegali e intimidazioni diffuse da parte delle forze russe contro civili disarmati in tutta la regione di Kiev.

Nelle ultime settimane abbiamo raccolto prove che le forze russe hanno commesso esecuzioni extragiudiziali e altre uccisioni illegali. Questi atti devono essere indagati come probabili crimini di guerra” – ha dichiarato Agnès Callamard, Segretaria Generale di Amnesty International.

Le testimonianze mostrano che in Ucraina civili disarmati vengono uccisi nelle proprie case e per strada, in atti di indicibile crudeltà e scioccante brutalità – aggiunge.

“L’uccisione intenzionale di civili – sottolinea – è una violazione dei diritti umani e un crimine di guerra. Queste morti devono essere indagate accuratamente e i responsabili devono essere perseguiti, anche risalendo la catena di comando“.

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