Il lusso è il lusso, e quando si tratta dei nostri amici pelosi non guardiamo in faccia a nessuno. Così dopo gli hotel a 5 stelle per noi “umani” arriva quello dedicato ai nostri felini preferiti.
Nasce a Milano il primo Cat Suite Hotel, un albergo di lusso per i gatti. Per una stanzail prezzo varia da 15 a 30 euro al giorno, a seconda che si scelga la tipologia base o la “suite“, dove può essere richiesto il servizio in camera. A disposizione stanze singole, matrimoniali e plurifamiliari dotate di ogni comfort, compresi riscaldamento e aria condizionata a seconda delle stagioni ed essenze floriterapiche.
L’hotel offrirà anche servizi extra come l’aromaterapia e musicoterapia, affinché il micio possa rilassarsi mentre il suo padrone è in ferie o iin viaggio di lavoro. Immancabile la presenza di telecamere: il proprietario potrà guardare il proprio gatto ogni volta che lo desidera.
Altri servizi di cui si può usufruire? Dalla toelettatura, alla presa e consegna a domicilio; ovviamente consulti e visite veterinarie, fornitura e applicazione di antiparassitari. “Questo hotel è pensato per garantire il benessere dei gatti in un momento in cui sono lontani da casa. Una “pensione“ particolare, dotata di comodità e ogni servizio. Puntiamo al loro rilassamento psicofisico: ogni micio deve stare bene. E il padrone, monitorandolo ogni volta che vuole, può essere sicuro che sia così” ha dichiarato l’host nonchè allevatrice Cosetta Bosi.
Il “Primo Micio Day” si svolgerà domenica 3 aprile dalle 16 in via Soderini 6 a Milano per l’inaugurazione, un brindisi e due chiacchiere conoscitive. I primi mici-ospiti che alloggeranno nell’hotel sono alcuni gatti provenienti dall’Ucraina e portati in salvo nel nostro paese.
Sono tantissimi gli ucraini che cercano di mettersi in salvo portando i loro amici a quattro zampe, ma, purtroppo, perché tantissimi sono rimasti intrapolati sotto le macerie o sono rimasti uccisi dai bombardamenti. Ricordiamo anche tutti quegli animali intrapolati negli zoo senza cibo e acqua accuditi dai volontari che non vogliono abbandonarli anche se questo comporterebbe la morte a causa di un bombardamento russo.
