Corte federale

Il “rebus” Djokovic continua

Djokovic, ricordiamo, è confinato in un hotel di Melbourne in attesa che la Corte Federale si pronunci sulla sua vicenda: il visto del 34enne di Belgrado è stato annullato e Djokovic rischia di essere espulso lunedì 10 gennaio.


Il giocatore, a sua difesa, sostiene di aver notificato la propria condizione alle autorità australiane e di aver ricevuto l’ok dal Ministero dell’Interno il primo gennaio 2022. Secondo gli atti depositati in tribunale, in precedenza il tennista aveva ottenuto un visto il 18 novembre e il 30 dicembre aveva ricevuto il certificato di esenzione dal vaccino dalla direzione medica della Federtennis australiana.

Nella documentazione, si fa riferimento alla positività al covid accertata il 16 dicembre: Djokovic non ha avuto febbre né sintomi nei 3 giorni precedenti al test. Ma, un giornale loca, “The Age”, fa notare dettagli a dir poco curiosi. Il 17 dicembre, quindi almeno 24 ore dopo la positività acclarata, Djokovic ha pubblicato sui social alcune foto che documentano la sua partecipazione ad un evento organizzato dal Governo serbo. In particolare, veniva presentato un francobollo dedicato al campione. A completare il quadro, le news relative alla presenza di Djokovic il 14 dicembre ad un match dell’Eurolega di basket a Belgrado.

Il tennista ha posato per foto di rito con alcuni giocatori, compreso Nigel Hayes-Davis, del Barcellona. Il club catalano ha reso noto con un comunicato ufficiale che Hayes-Davis è risultato positivo il giorno successivo alla partita. Secondo The Age, nella complessa vicenda c’è anche un fondamentale dettaglio burocratico. Il termine per presentare la documentazione e ottenere l’esenzione in vista dell’Australian Open sarebbe scaduto il 10 dicembre. Circa una settimana prima rispetto alla positività dichiarata da Djokovic.

Insomma, il caso Djokovic continua…ormai diventato un rebus!

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