Era incapace di intendere e di volere. Questa la motivazione dietro l’assoluzione del 63enne che uccise la moglie, condannato a trascorrere 15 anni in una Rems.
La sentenza è stata emessa dalla Prima Corte d’Assise di Roma, nei confronti del giornalista che nel maggio del 2021 uccise la moglie in casa. La donna morì a causa di un colpo di un oggetto contundente, il marito fu trovato sul letto accanto al cadavere della donna, intento a leggere un libro. Sul posto, a Roma in zona Balduina, arrivarono per primi i carabinieri.
La totale incapacità di intendere e di volere era emersa già dalla perizia disposta dal tribunale. Ulteriore conferma, come riporta il Pm del caso, era stata data dall’intervento della polizia giudiziaria nell’abitazione.
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