Indagine del Ministero sulle varianti in Italia. Preoccupa la Delta

Nuova indagine sulla diffusione nel nostro Paese delle varianti del Covid, firmata dal Direttore generale Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza. Tra le principali varianti del Coronavirus la cosiddetta inglese, brasiliana, sudafricana e la Delta che è quella che preoccupa di più.

Si legge nel testo che: “L’indagine sarà coordinata dall’Istituto superiore di sanità in collaborazione con le Regioni e Province autonome e in particolare con i laboratori da queste ultime identificati. Questa valutazione prenderà in considerazione i campioni notificati il 22 giugno, corrispondenti a prime infezioni, da analizzare tramite sequenziamento genomico”.

L’indagine del Ministero riguarderà quattro macroaree: Nord-Ovest con Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia. Nord-Est con Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna. Centro con Toscana, Umbria, Marche, Lazio.  Sud e Isole con Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia.

Nella nota inoltre si legge: “Tenendo conto del fatto che sul territorio circolano varianti con diverse prevalenze  si calcola che, con l’ampiezza campionaria scelta e indicata in una tabella per ognuna delle aree, sia possibile stimare prevalenze intorno a 1%, 10% o 50% con precisione rispettivamente intorno a 0,9%, 2,7% e 4,5% nelle quattro macroaree considerate. Inoltre, seguendo il protocollo Ecdc sul sequenziamento del Sars-CoV-2, con l’ampiezza campionaria scelta è possibile osservare in ogni macro-regione varianti che circolano intorno all’1% con un livello di confidenza del 95%”.


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