Si tratta di investimenti “green” del Gruppo Arvedi, una delle principali realtà europee dell’acciaio, la prima operazione di Sace per il Green New Deal. Andrà a sostenere tre progetti nei siti industriali di Cremona e Trieste. L’operazione è della durata di sei anni e per un importo complessivo di 240 milioni di euro. E’ stata chiusa con successo registrando una sovra sottoscrizione che ha dato luogo a un riparto delle quote tra le banche partecipanti.
Questo strumento finanziario, introdotto dal Decreto Semplificazioni, è parte di un più ampio contratto di investimenti e di finanziamento siglato tra alcune società del Gruppo Arvedi e un pool di banche, tra le quali Intesa Sanpaolo, organizzatrice e agente.
Il finanziamento è costituito da due tranche: la prima, di 165 milioni di euro, a favore di Acciaieria Arvedi. E’ quella che vede l’intervento di SACE quale garante per il 70% dell’importo.
La seconda, di 75 milioni di euro, è a favore di Acciaieria Arvedi, Arvedi Tubi Acciaio e Centro Siderurgico Industriale.
Forti di un’esperienza di oltre 40 anni nella valutazione, assunzione e gestione dei rischi connessi all’operatività sui mercati esteri, Sace offre un’ampia gamma di prodotti e servizi assicurativo-finanziari per sostenere la competitività delle imprese italiane e aiutarle a crescere in sicurezza, in ogni fase dei loro progetti di sviluppo sui mercati esteri.
L’identikit di SACE
Le attività di SACE sono disciplinate dalla normativa dell’Unione Europea e dall’Accordo sui Crediti all’Esportazione Ufficialmente Sostenuti, firmato in sede Ocse. SACE rispetta i principi stabiliti dalla Berne Union, Organismo internazionale che riunisce le Società di credito all’esportazione e agenzie per il sostegno degli investimenti. Inoltre, SACE è parte del Gruppo Cassa depositi e prestiti.
SACE detiene pure la totalità delle partecipazioni di SACE BT e SACE Fct e il 76% di SIMEST, insieme alla quale costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo Cassa depositi e prestiti.