“Non è l’abito che si indossa che causa una violenza sessuale , ma è una persona a causare il danno. Essere in grado di mostrare premura alle vittime e suscitare maggiore consapevolezza nel pubblico e nella comunità è la vera motivazione del progetto”.
Questo è l’incipit del video di Amnesty International e queste sono le parole di Jen Brockman, Direttrice del Centro per la prevenzione sessuale dell’Università del Kansas.
Un video toccante che racconta la violenza sulle donne e che fa calare lo spettatore su ciò che ha ispirato la mostra “Com’eri vestita?“, il poema “What I was wearing” di Mary Simmerling. Titolo non scelto a caso: sono molte le donne che hanno sentito troppe volte questa domanda dopo aver subito violenza. Com’eri vestita? Perché la colpa è di ciò che indossi e spesso, rimane l’unico “colpevole”. La mostra entra dentro questa tematica “raccontando” i vestiti delle donne che indossavano in quei terribili momenti.
Il video (che segue) è stato realizzato in collaborazione con l’associazione LibereSinergie in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e rientra nella campagna #iolochiedo.
“Il sesso senza consenso è stupro” Valentina Lodovini per #iolochiedo
E’ il secondo video pubblicato da Amnesty International e questa volta la protagonista ha il volto di Valentina Lodovini. Con professionalità e con estrema sensibilità, l’attrice legge la testimonianza di una giovane vittima di violenza durante un colloquio di lavoro. Un colloquio che qualcuno – come si capirà nel video – avrebbe potuto consigliarle di non fare…
Federica Sabatini per #iolochiedo
L’attrice interviene durante la conferenza stampa della campagna #iolochiedo…