È morto in Iran un ragazzo poco più che trentenne dopo venti giorni di coma a seguito di torture. Il giovane era stato arrestato, pestato e poi rilasciato proprio per paura che morisse in cella.
Si chiamava Mehdi Zare Ashkzari ed era legato all’Italia, in particolare Bologna, dove Mehdi aveva studiato farmacia, prima di rientrare in patria due anni fa.
Le prime notizie sono state diffuse da Amnesty International Italia, poi il messaggio di Patrick Zaki che, con la scomparsa del trentenne iraniano, sottolinea come l’Università di Bologna abbia “ora una nuova vittima della libertà di espressione”. Parole disarmanti quelle dello studente egiziano rimasto in prigione in patria per due anni per reati d’opinione, quando commenta: “Purtroppo, questa volta, era troppo tardi per salvarlo”.
