Irene Bertello, 25enne di Torino, è morta nella serata di ieri, domenica 14 marzo 2021, in un incidente avvenuto in località Vazon di Oulx.
La vettura su cui si trovava Irene, si è ribaltata su un pendio innevato, per cause da accertare, e lei ha perso la vita venendo prima sbalzata e poi colpita dal mezzo. Illeso il fidanzato di 24 anni, anche lui italiano residente a Torino, che era con lei.
Sul posto sono intervenuti, oltre ai Sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, le Squadre 91 di Susa e quella dei volontari di Oulx dei Vigili del Fuoco, e i Carabinieri della compagnia di Susa, che indagano sull’accaduto.
Chi era Irene
Irene Bertello aveva 25 anni, viveva a Torino, era bella e solare: una carriera promettente nel settore della moda come fashion designer, una laurea magistrale in direzione d’impresa, marketing e strategia appena conquistata a luglio, tanti amici e un amore.
“So live a life you will remember” era il suo motto, citando una canzone di Avicii.
Tre giorni fa aveva postato la sua ultima foto, proprio tra le nevi che tanto amava:
“Tienila stretta questa felicità” scriveva Irene.
I suoi giorni li raccontava attraverso i social, dove postava le foto delle sue giornate: prima la passione per gli studi, poi la festa di laurea con 110 e lode con successivo tuffo in piscina, le giornate tra le nevi sulle montagne insieme agli amici e alle amiche.
Il giorno della sua laurea viene descritto così: “Sentire ‘110 e Lode’ dopo aver lavorato e studiato contemporaneamente, per tutta la magistrale, è stata una delle frasi che più mi ha gratificato. Ma vedere tutte le persone che amo gioire e urlare per questo traguardo come se fosse il loro, mi ha fatto sentire amata. E devo ringraziarli perché in questi anni hanno fatto i salti mortali per farmi sentire la loro vicinanza, anche quando io di tempo per loro non ne avevo.
Mangiavano con me alle 11 di sera perché prima studiavo. Venivano a trovarmi in pausa pranzo anche se avevo solo un’ora libera per loro. Ascoltavano tutti i miei “sono stanca” rispondendomi sempre che ci sarei riuscita. Passavano con me i pomeriggi dopo gli esami, perché erano gli unici giorni in cui prendevo permesso da lavoro. Facevano le 4 del mattino con me il venerdì o sabato sera, perché erano i miei unici momenti di svago, anche quando erano stanchi o lavoravano il giorno dopo. Sono fortunata ad avere nella mia vita persone che mi amano così tanto e che mi hanno regalato momenti di spensieratezza e felicità. Grazie”.
Irene raccontava la passione per il suo lavoro, che aveva iniziato a svolgere già da alcuni anni, ancor prima di conquistare la laurea. Lavorava anche fino a tardi, senza sosta, e con orgoglio postava le immagini al pc con le sue ultime creazioni di moda.
Questo ultimo weekend l’aveva passato a Vazon, frazione montana appena sopra Oulx, insieme al fidanzato.
Dinamica dell’incidente
Una vita che è stata spezzata all’improvviso: Irene è morta così, travolta dal suv che, insieme al fidanzato, stava cercando di far uscire dalla neve. Capita a tanti di rimanere impantanati nella neve, in alta Valsusa come in altre zone montane. Irene in mezzo a quel pantano di neve ha trovato la morte.
Pare l’inserimento della retromarcia del cambio automatico con il suv del suo ragazzo che è ripartito all’improvviso…e non c’è stato scampo. Irene è morta molto probabilmente sul colpo, schiacciata dal peso del veicolo. Il suo ragazzo, che stava spingendo dall’esterno la vettura per farla uscire dalla neve, è sotto choc: “un trauma impossibile da dimenticare”.