Un massiccio schieramento della Polizia in assetto antisommossa ha ostacolato il raduno convocato nell’emblematica piazza Taksim, che non era stato autorizzato, con l’installazione di transenne e barriere che sbarravano le strade in un vasto perimetro a partire dalle rive del Bosforo.
Decine di manifestanti, infatti, si erano riuniti per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne sono stati arrestati a Istanbul..
All’appello della ‘Piattaforma 25 novembre’, che riunisce molti movimenti femministi, centinaia di manifestanti, alcune col velo, hanno cantato in turco e in lingua curda ‘Donna, Vita, Libertà‘, riprendendo l’inno delle donne iraniane che combattono contro il regime dei mullah.
La Polizia ha accerchiato è bloccato, sotto la piazza Taksim, un gruppo di donne attiviste che hanno esposto uno striscione che inneggiava alla libertà e contro la violenza patriarcale.Altri striscioni recavano scritte contro la schiavitù domestica e le violenze di genere. “Questo Paese è nostro, questo mondo è nostro, il 21/o secolo è il secolo delle donne e nulla può cambiarlo“, gridava un attivista nel momento dell’arresto.