Ius Scholae

Ius Scholae: la Cei,”basta ideologie l’Italia è cambiata”

La Chiesa Cattolica,attraverso la Conferenza Episcopale Italiana( Cei )prende posizione sullo spinoso tema dello Ius Scholae, la nuova legge per la cittadinanza.La proposta lega la concessione della cittadinanza italiana a un percorso scolastico per i minori che non la posseggono dalla nascita.

Un percorso a ostacoli

La proposta di legge è arrivata alla Camera mercoledì dopo essere stata licenziata in Commissione, grazie all’asse Centrosinistra-Cinque stelle.

Una “forzatura” secondo il centrodestra, con la Lega che aveva addirittura minacciato di uscire dal Governo, sostenendo che ci fossero altri temi da anteporre alla riforma della cittadinanza.   La discussione è stata rinviata alla prossima settimana.

Oggi l’intervento dei Vescovi che a proposito delle contrapposizioni politiche, sottolineano come la legge sullo Ius scholae “viene letta con parametri ideologici e non guardando invece alla realtà. Quella di un milione e quattrocentomila ragazzi, dei quali 900mila alunni delle nostre scuole e gli altri che hanno più di 18 anni, che aspettano di essere cittadini italiani”.

Lo Ius Scholae va incontro alla realtà di un Paese che sta cambiando

Il testo uscito dalla commissione Affari Costituzionali della Camera consiste in due articoli: un bambino nato in Italia o arrivato prima di aver compiuto 12 anni può fare richiesta di cittadinanza dopo un ciclo scolastico di cinque anni. Il percorso può essere composto solo dalle elementari o da alcuni anni di elementari e altri di medie o superiori. La richiesta può essere fatta anche da un solo genitore legalmente residente in Italia.

La riforma della cittadinanza con lo Ius scholae va incontro alla realtà di un Paese che sta cambiando. Spero che le ragioni e la realtà prevalgano rispetto ai dibattiti ideologici per il bene non solo di chi aspetta questa legge ma anche dell’Italia che è uno dei Paesi più vecchi”, ha dichiarato Monsignor Gian Carlo Perego, Presidente della Commissione Episcopale per le migrazioni e Presidente della Fondazione Migrantes nella Cei,in un intervista all’agenzia Ansa.

 

(foto di pixabay)

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