Kamala si prepara ad entrare alla Casa Bianca, ma nel 2024 con un “ruolo” diverso

Sarà probabilmente lei, Mrs.Kamala Harris, pronta a entrare nella storia come la prima donna e la prima donna afroamericana, a diventare Vicepresidente degli Stati Uniti ad essere il volto nuovo  della Casa Bianca di Joe Biden.

A 54 anni, ma ne dimostra molti meno, Kamala sembra essere in grado di prendere per mano il Partito Democratico e proiettarlo verso un futuro che potrebbe vederla diventare nel 2024 ciò in cui non riuscì Hillary Clinton, la prima donna Presidente degli USA.

Ex Procuratrice di San Francisco  e della California (altro primato come prima donna anche in questo caso a ricoprire tali incarichi),  la Harris ha conquistato un seggio in Senato nel 2016, anno della vittoria di Donald Trump. a cui ha subito dichiarato guerra, non ritenendolo il ritratto né l’aspirazione della sua America e di quella di milioni di donne e minoranze. Giocando sulle sue indiscusse competenze in materia giuridica, il Senato l’ha proiettata sul palcoscenico della politica nazionale con gli ‘interrogatori’ all’ex Ministro della Giustizia Jeff Session e quelli a Brett Kavanaugh, nominato alla Corte Suprema da Trump.

Il prestigio conquistato l’ha spinta nel 2019 a considerare di correre per la Casa Bianca: nonostante ci abbia messo anima e corpo, il suo tentativo non è però andato a buon fine ed è stata costretta a ritirarsi. Le Primarie le concedono, però, l’occasione di diventare un volto familiare per milioni di democratici, conquistati anche grazie al duro scontro proprio con Biden, per il quale si rivela una delle rivali più agguerrite.

Celebre  l’aspro confronto proprio tra lei e Biden nel corso di uno dei dibattiti in cui Kamala ha rinfacciato al prossimo Presidente degli USA  di essersi troppo compiaciuto della collaborazione con due senatori segregazionisti negli anni ’70. Non contenta, ha raccontato all’America di conoscere una ragazzina nera che per fortuna era potuta andare in una scuola migliore grazie a un servizio di scuolabus per le minoranze che vivevano nei quartieri più disagiati, servizio al quale – ha ricordato – il senatore Biden si era opposto: “Quella ragazzina ero io“.

Prima del 2016 Kamala Harris aveva già attirato l’attenzione di Barack Obama, che l’aveva definita la più bella procuratrice americana. Un commento che l’aveva mandata su tutte le furie tanto da chiedere, e ottenere, le scuse dell’allora presidente. Colta, carismatica e come  molti la chiamano proprio l'”Obama donna“, un soprannome ingombrante che però non l’ha mai spaventata e che non le ha impedito di criticare l’ex presidente sull’immigrazione. “Non ero d’accordo con il mio presidente e con l’ordine di espellere ogni immigrato senza documenti, a prescindere dai precedenti penali, ha detto durante un dibattito delle Primarie”.

Alla tradizionale famiglia americana dei Biden, Harris affianca una famiglia moderna e allargata. Sposata con Douglas Emhoff, che potrebbe diventare primo Second Gentleman della storia, Harris non ha figli suoi ma è la ‘Momala‘ – questo è il suo soprannome – di Cole e Ella, le figlie che il marito ha avuto dalla prima moglie. “Ho avuto tanti titoli nella mia carriera, ma Momala sarà sempre quello che ha il maggior significato”, confessa Kamala.

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