Il 15 giugno la Croce Rossa Italiana festeggia il suo “compleanno”, ossia l’anniversario della data della sua fondazione a Milano, il 15 giugno 1864 come “Comitato Milanese dell’Associazione Italiana per il soccorso dei feriti e malati di guerra”.
Oggi il suo status istituzionale la definisce come:Ausiliaria dei Pubblici Poteri e Struttura Operativa del Sistema di Protezione Civile, ha l’obiettivo di prevenire e alleviare la sofferenza umana in maniera imparziale, senza distinzione di nazionalità, razza, sesso, credo religioso e politico.
Oltre un secolo e mezzo di attività umanitaria nel segno di principi più vivi che mai. Sono sette i principi fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (quest’ultima è il braccio dell’Organizzazione che opera nei Paesi arabi) quindi anche della Croce Rossa Italiana che ne è parte. Mostrano con chiarezza la centralità dell’essere umano, sia come volontario che come destinatario degli aiuti e non lasciano spazi a dubbi sul fine ultimo di un servizio insostituibile. Il primo è l’umanità, quindi l’imparzialità, la neutralità, l’indipendenza, la volontarietà, l’unità e l’universalità. Anche in tempo di pandemia, il servizio dei volontari è stato fondamentale. La Croce Rossa è stata inoltre tra le prime a mettere in guardia da una distribuzione dei vaccini non equa.
Sin dalla sua nascita, la Croce Rossa è stata in prima linea in qualunque crisi, calamità, emergenza. Ovunque ci sia la necessità di sostenere e sollevare qualcuno dalla sofferenza la CRI è presente. In ogni momento storico, questo agire ha cementificato e contribuito a diffondere quella rivoluzione culturale che Henry Dunant, padre fondatore del Movimento della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, compì alla fine del XIX secolo.
La CRI presente nell’emergenza ucraina
La CRI oltre a lanciare una raccolta fondi, per finanziare le attività in sostegno della popolazione civile e la gestione degli sfollati presenti in Ucraina e quelli che cercano riparo nelle nazioni confinanti, si è mobilitata con i volontari e lo staff per supportare la popolazione colpita da una delle più gravi crisi umanitarie dell’ultimo secolo. Ogni settimana partono dall’Italia due convogli carichi di medicinali, generi alimentari, vestiti, coperte e letti da campeggio e kit di primo soccorso,diretti in Ucraina.
Incessante anche il supporto offerto dalla Centrale di Risposta Nazionale, che continua a garantire un canale di primo contatto per tutte le persone che necessitino di informazioni o supporto sul territorio italiano. Proprio alla luce delle oltre cinquemila richieste pervenute – tra domande di riunificazioni familiari, informazioni generali e per donare e offerte di ospitalità per le persone in fuga – è stato attivato anche un servizio di pronto soccorso psicologico gratuito per i cittadini ucraini in Italia e per le famiglie ospitanti.