La didattica a distanza peggiora l’apprendimento

La didattica a distanza, adottata per far fronte all’emergenza sanitaria, peggiora sicuramente il livello di apprendimento, la socialità e la crescita. L’attenzione in casa è decisamente più bassa rispetto a scuola. Durante la lezione, molto spesso,  i ragazzi chattano con i compagni, navigano o scrivono sui social o mangiano.

Nelle lezioni a distanza di positivo c’è che hanno accelerato, anche in ambito scolastico, la rivoluzione digitale. Infatti il 79% degli intervistati per uno studio, ha risposto favorevolmente all’uso scolastico degli strumenti digitali che ha consentito di svolgere le lezioni. Molti studenti hanno sperimentato il digitale in modo spontaneo e creativo, non solo per confrontarsi tra loro durante le lezioni, ma anche per svolgere attività autonome fuori dall’orario di lezione. Gli studenti  hanno dichiarato di aver utilizzato i social con un aumento del 73%. In testa alla classifica c’è  WhatsApp, Instagram, YouTube e a seguire Tik Tok. Soltanto il 17% dei genitori ha imposto limitazioni sulle ore trascorse allo smartphone, il 14% sui social il 13% sui videogiochi.

Molti ragazzi peraltro, non essendo obbligatorio l’uso della telecamera del device, ne approfitta per giovare on line con gli amici e non seguire per niente le lezioni. Alcuni passano giornate intere senza neanche togliersi il pigiama e senza lavarsi. Sarebbe invece buona pratica farli preparare come se dovessero realmente andare a scuola.

La didattica a distanza è stata vissuta con molta difficoltà e fatica dalla grande maggioranza degli studenti italiani. Per molti è come non andare a scuola e la vivono come una vacanza.

Per gli esperti, la mancanza dell’interazione diretta, della dimensione relazionale di classe, assieme ad un uso delle nuove tecnologie adattate alle modalità di lezione tradizionale, ha impoverito tutte le dimensioni del processo formativo. Ha ridotto motivazione e impegno, soprattutto nelle componenti più fragili  e a rischio di abbandono.

Soprattutto per i più piccoli, dove il contatto con l’insegnante è fondamentale per la crescita e  l’apprendimento, l’utilizzo dei media è molto complesso e potrebbe essere poco funzionale se non bene utilizzato.

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