È braccio ferro tra Conte e Renzi sul Recovery; Pd cerca la mediazione
“Noi così non votiamo niente”. Italia Viva sul Recovery plan ha alzato il muro: si deve stralciare la norma sulla governance, non ci sono alternative, e non va bene neanche un decreto al posto di un emendamento alla legge di Bilancio. Il premier Giuseppe Conte rischia di andare a Bruxelles per il Consiglio europeo senza l’ok al piano sui finanziamenti Ue. Anche se il Consiglio dei ministri di ieri è saltato per il braccio di ferro in corso comunque il Governo è chiamato a dare un via libera alla cornice dei progetti. Una riunione del Cdm potrebbe tenersi questa sera ma i renziani si mettono di traverso, da qui l’irritazione, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, dello stesso presidente del Consiglio. Da Palazzo Chigi non filtrano commenti sulla posizione di Italia viva, ma dal fronte giallorosso trapela la preoccupazione del Governo, soprattutto perché “così si rischia di bloccare tutto”. Matteo Renzi prenderà la parola oggi pomeriggio nell’Aula del Senato dopo le comunicazioni del premier. Fibrillazione anche sul Mes: “Se Conte dice apertamente che non intende utilizzare quei fondi non voteremo le sue comunicazioni”, afferma una fonte parlamentare renziana; da qui la decisione del gruppo di posticipare la firma sulla risoluzione. Ma non c’è solo questo nodo: a gennaio l’ex premier vuole una sessione del Parlamentoche discuta del Recovery e in base a quei lavori si deciderà chi e come utilizzerà i miliardi messi a disposizione dalla Ue; insomma non è disponibile a compromessi: “Per noi non ci sono alternative.
Il Pd starebbe lavorando a una mediazione, ovvero modificare il testo sulla governance togliendo la possibilità che i tecnici possano avere poteri sostitutivi a quelli dei Ministri e rafforzando lo strumento degli Uffici dei dicasteri. Il premier non arretra ma sottotraccia si lavora a una exit strategy, politica, non solo tecnica, visto che per Iv non ci sarebbe neanche una cornice giuridica all’eventualità che si possa agire in deroga. Si tratta sulla possibilità che i Ministri abbiano più forza nella partita, che la cabina di regia venga in qualche modo depotenziata, con un ruolo di raccordo dei progetti, ma il muro contro muro resta. “Basta cannoneggiare la maggioranza e con la strategia della tensione” dicono da Leu dove c’è chi considera, alla stregua del Movimento Cinque Stelle, il Mes uno strumento separato. Sia tra i dem che tra i pentastellati la struttura ipotizzata dal premier non convince, tuttavia la convinzione dell’ala governista del Movimento ma anche di una parte del Pd è che dietro gli affondi di Renzi ci sia un progetto alternativo: in prima istanza un rimpasto, in seconda un nuovo esecutivo con l’apporto dei moderati, ragionamenti che i renziani respingono anche se ormai la necessità che a gennaio si arrivi a un tagliando viene ormai sottolineata da tutte le forze politiche della maggioranza.
Sul Mes la fronda M5S rientra: intesa maggioranza su Risoluzione
Almeno non sarà il Mes ad aprire una crisi di governo: praticamente all’ultimo minuto, i big del Movimento 5 Stelle riescono a chiudere la falla dei cosiddetti dissidenti e portano a casa l’intesa con gli alleati di governo sulla risoluzione di maggioranza che oggi Camera e Senato dovranno votare dopo le comunicazione del premier Giuseppe Conte in vista del prossimo Consiglio Ue e del vertice euro di venerdì dove si discuterà della riforma dei trattati istitutivi del Meccanismo europeo di stabilità. Il punto aveva rischiato realmente di far saltare i giochi, dopo che una fronda di oltre 50 parlamentari Cinquestelle si era impuntata nel chiedere che il presidente del Consiglio andasse in Europa mandando all’aria la trattativa: a rischiare era l’esecutivo, al punto che nel dibattito è intervenuto anche il presidente della Camera Roberto Fico con un appello alla responsabilità. Giorni, e notti, di mediazione, però, hanno portato il dissenso a un compromesso: resta la contrarietà alla riforma, ma i voti ci saranno impegnando il Governo a insistere sulla logica del pacchetto con tutti gli altri strumenti che l’Ue dovrà mettere in campo per far fronte alla crisi economica e sanitaria. “Ho trascorso due intere giornate insieme ad altri 60 parlamentari per mediare le posizioni, per trovare un punto di caduta e per fare in modo di non essere ricordati come coloro che hanno peggiorato uno strumento già pessimo senza aver avuto nulla in cambio a tutela dei cittadini”, annuncia Barbara Lezzi su Facebook. È il segnale che la pace è stata siglata; il primo a commentare è Luigi Di Maio: “È un bene, era ciò che avevo fortemente auspicato e per cui ho lavorato insieme a tutti gli altri”. Il ministro degli Esteri concede l’onore delle armi: “Come ho ribadito più volte, il no all’utilizzo del Mes resta fermo, ma il voto sarà un voto sul Governo, sul presidente del Consiglio. Prevalga la responsabilità”. Esulta anche il capo politico del M5S Vito Crimi sottolineando che nel testo c’è scritto “nero su bianco” che il Governo spinge per una “riforma radicale del Mes e la modifica del patto di stabilità”.
L’Aula del Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.00 per le Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre 2020.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà lo schema di decreto legislativo per la determinazione dei collegi uninominali e plurinominali per l’elezione della Camera e del Senato. La Giustizia esaminerà la proposta di proroga del termine per la Commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti della comunità «Il Forteto» e il disegno di legge sulla sospensione della decorrenza di termini relativi ad adempimenti a carico del libero professionista in caso di malattia o d’infortunio. Le Commissioni Esteri e Difesa dibatteranno sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per il finanziamento delle missioni internazionali e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, per l’anno 2020. La Difesa proseguirà il ciclo di audizioni sull’affare assegnato relativo ai profili della sicurezza cibernetica attinenti alla difesa nazionale.
La Bilancio, in sede riunita con la Finanze, inizierà le votazioni sul decreto per la tutela della salute e le misure di sostegno economico connesse all’emergenza COVID, il cosiddetto decreto ristoro, che comprende anche i successivi decreti bis, ter e quater che sono confluiti all’interno del provvedimento tramite un emendamento del Governo. La Finanze esaminerà lo schema di decreto ministeriale di adozione del regolamento recante requisiti di accesso, condizioni, criteri e modalità degli interventi del Patrimonio Destinato e lo schema di decreto legislativo sul prospetto per l’offerta pubblica o l’ammissione alla negoziazione di titoli in un mercato regolamentato e ai fondi comuni monetari. La Istruzione ascolterà i rappresentanti della Conferenza delle Regioni sulle problematiche del trasporto pubblico collettivo connesse alla mobilità di studenti e alunni delle scuole di ogni ordine e grado nel periodo di emergenza epidemiologica Covid 19.
La Agricoltura svolgerà delle audizioni sull’affare assegnato relativo alle problematiche inerenti la crisi delle filiere agricole causate dall’emergenza da COVID-19; esaminerà poi lo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento del Mipaaf per l’anno 2020 relativo a contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi, lo schema di decreto legislativo per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione e delle piante da frutto e delle ortive, quello per la protezione delle piante dagli organismi nocivi, quello per la produzione a scopo di commercializzazione e la commercializzazione di prodotti sementieri e quello per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite.
La Attività produttive svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’affare assegnato sui sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio; esaminerà poi lo schema di decreto legislativo sulle misure per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas, quello che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dell’Unione di stagno, tantalio e tungsteno, dei loro minerali e di oro originari di zone di conflitto o ad alto rischio e quello sulla definizione delle modalità e dei criteri per un ingresso consapevole dei clienti finali nel mercato dell’energia. La Sanità proseguirà il ciclo di audizioni sull’affare assegnato per il potenziamento e riqualificazione della medicina territoriale nell’epoca post Covid.
L’Aula della Camera
L’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 9.00 per le Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre 2020. Poi proseguirà la discussione per l’approvazione in prima lettura del decreto immigrazione e sicurezza;successivamente si confronterà sul decreto legge per il rilancio del servizio sanitario della regione Calabria e per il rinnovo degli organi elettivi delle Regioni a statuto ordinario.
Le Commissioni della Camera
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà lo schema di decreto legislativo per la determinazione dei collegi uninominali e plurinominali per l’elezione della Camera e del Senato e svolgerà diverse audizioni sulle pdl per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale. La Giustizia si confronterà sullo schema di decreto legislativo sul mandato d’arresto europeo, sullo schema di decreto legislativo per la cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea – EPPO e svolgerà delle audizioni sulla pdl di delega al Governo per la riforma dell’ordinamento giudiziario e per l’adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare, nonché disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei Magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura, e sulle pdl relative a produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope nei casi di lieve entità.
Alle 8:30 la Difesa, in sede congiunta con la rispettiva del Senato, ascolterà il Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli nell’ambito dell’esame del Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2020-2022. La Commissione Bilancio inizierà l’esame degli oltre 800 emendamenti alla legge di bilancio segnalati dai Gruppi parlamentari. La Finanze esaminerà le pdl per l’istituzione dei certificati di compensazione fiscale. La Cultura svolgerà delle audizioni sugli effetti dell’epidemia di Covid-19 sul sistema di istruzione e si confronterà sulla pdl per la soppressione del divieto di contemporanea iscrizione a più università o corsi di studio universitari. La Ambiente esaminerà lo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e per l’anno 2020 relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi. La Trasporti audirà il presidente Francesco Caio e l’Amministratore delegato di Italia Trasporto Aereo Spa Fabio Lazzerini sulla predisposizione del piano industriale della società, esaminerà poi lo schema di contratto di programma tra MIT, Ferrovie dello Stato Italiane e Tunnel Euralpin Lyon-Turin. (TELT), per il finanziamento, la progettazione e la realizzazione della sezione transfrontaliera della parte comune della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.
La Attività produttive ascolterà i rappresentanti di Snam nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo sulle misure volte a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas e audirà i rappresentanti di FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM, UGLM e USB Lavoro privato Industria in merito alle prospettive industriali degli stabilimenti siderurgici ex Ilva. La Lavoro svolgerà diverse audizioni sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a salari minimi adeguati nell’Unione europea ed esaminerà le risoluzioni sui sistemi di protezione sociale per i lavoratori. La Agricolturaesaminerà lo schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento del Mipaaf per l’anno 2020, relativo a contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi, lo schema di decreto legislativo per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione e delle piante da frutto e delle ortive, lo schema di decreto legislativo per la protezione delle piante dagli organismi nocivi, lo schema di decreto legislativo per la produzione a scopo di commercializzazione e la commercializzazione di prodotti sementieri e lo schema di decreto legislativo per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite. Ascolterà poi i rappresentanti dei Centri di assistenza agricola (CAA) in merito alla convenzione che ne regola i rapporti con l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA).
https://www.nomoscsp.com/settimana-in-parlamento/la-giornata-parlamentare-del-9-dicembre-2020.html