La piccola rapita in Francia potrebbe essere stata la mamma

I tre sequestratori di Mia Montemaggi, la bambina di 8 anni rapita martedì nei Vosgi (est Francia), hanno confessato alla polizia che all’origine della loro azione c’è Lola Montemaggi, la madre della piccola. Secondo quanto trapelato, i tre sono schedati dai servizi e vicini all’estrema destra e ai movimenti “survivalisti” o prepper, gruppi che si tengono pronti a eventi catastrofici e possibili emergenze sanitarie. Bimba e mamma sono irreperibili.

I tre uomini si erano presentati alla porta di casa della nonna materna di Mia, alla quale il Tribunale ha affidato la piccola. Avevano affermato di essere dei servizi sociali e portato via, senza violenza, la bambina. Fermati nella banlieue di Parigi e portati in Commissariato.

Mia, secondo gli inquirenti, è presa e consegnata alla madre Lola, 28 anni, assente da casa da mercoledì. La donna era stata considerata inaffidabile e pericolosa per la piccola, al punto da subire il divieto di vederla da sola. La 28enne ha sempre rifiutato ogni collaborazione con i servizi sociali ed educativi, preferendo vivere “ai margini della societa'”. A gennaio aveva espresso il desiderio di partire in camper e far perdere le tracce.

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