La Presidente Meloni al Festival dell’Economia

Un intervento in videocollegamento con il Festival dell’Economia di Trento dal titolo “Il futuro del futuro”. La Premier ha aperto spiegando che non è potuta essere presente per due questioni di rilevanza nazionale.

La prima, l’alluvione in Emilia Romagna ad oggi con 15mila evacuati e una stima dei danni ancora non fattibile. “Lavoreremo sulle misure e anche sulle richieste che vanno fatte all’Unione Europea” ha detto Meloni. Uno sforzo che va fatto oltre a quello espletato “in 72 ore” del CDM di martedì. Un passaggio quindi sulla visita della Presidente della Commissione europea, ieri. “attiveremo il Fondo di solidarietà” ha spiegato Meloni “anche nella flessibilità dei fondi esistenza” e “fino al PNRR” per gli interventi strutturali e la messa in sicurezza del territorio.

 

Successivamente, in risposta alle domande da Trento, un passaggio su Macron, il rapporto Italia e Francia e il Piano Mattei. “I rapporti fra Italia e Francia sono storicamente forti, fra due Stati protagonisti in Europa con interessi convergenti” ha detto. E fa riferimento all’immigrazione, in primis: oltre i confini interni, lavorare sui confini esterni, schema del Governo Meloni. Da lì all’Africa, “un continente in potenza ricco” spiega la Premier e fa riferimento a energia, infrastruttura e formazione. Temi al centro del Piano Mattei. Quindi rimanda alla conferenza Italia Africa, il prossimo ottobre.

Altro tema, i giovani. In tandem, il taglio del cuneo fiscale. “La prima sfida è rendere questi provvedimenti strutturali, la seconda cercare di allargarli ulteriormente” sintetizza Meloni parlando di prossimo futuro, appunto. Quindi il salario minimo. “Stiamo cercando di fare la cosa più concreta”, commenta.

Ancora, l’evasione fiscale con cento miliardi nel 2019 e lo sguardo – quello della Premier – ai grandi evasori. Infine, presidenzialismo ed autonomia differenzia e spiega: “se ho una Regione virtuosa, prendo in considerazione di dare altre competenze dal Governo centrale” per sintetizzare “questo è di giovamento per tutte le Regioni”.

Stabilità dei Governi e delle legislature e il rispetto del voto dei cittadini nelle urne: “su questi due obiettivi si basa la riforma costituzionale: è l’eredità più importante che possiamo lasciare al futuro”. Sintetizza infine così il termine ‘futuro’ la Premier.

Infine, politica estera, relazione con gli USA e ruolo dell’Italia nel mondo.

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