Landini: serve “aumento di almeno di 200 euro nette al mese”

Con il caro prezzi “la gente non ce la fa” ad arrivare a fine mese, “ha già perso l’equivalente di una tredicesima”. Così il leader CGIL, Maurizio Landini. Ha così dichiarato nel corso del convegno “Il lavoro interroga” organizzato dalla confederazione di Corso Italia.

Landini: “siamo già ora nell’autunno caldo”

“Tutti parlano del prossimo autunno, ma siamo già ora nell’autunno caldo. Bisogna, quindi, aumentare il netto in busta paga, serve far crescere i salari. Il Governo ha deciso per una tantum di 200 euro mentre per poter reggere questa situazione, tra inflazione e costi di energia, ai lavoratori servirebbero che nei rinnovi i contratti prevedessero un aumento di almeno di 200 euro nette al mese. Non è più il momento di una tantum”.

Bisogna aumentare i salari e il netto in busta paga aggiunge. “Ma serve capire con quale tipo di riforma: se si fa con il taglio del cuneo fiscale i benefici del taglio devono andare tutti ai lavoratori: non è più il momento del ‘dividere un pochino’ e senza abbassare la guardia sul sistema pensionistico” sottolinea. “Se tagliare il cuneo per aumentare i salari finisce con il tagliare anche i contributi che servono a una pensione di dignità è un problema da non sottovalutare” conclude.

 

(foto di pixabay)

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